John Carter - la recensione [2]
Ci voleva il regista di film d'animazione Andrew Stanton per ricordare al cinema come si faccia l'avventura sul grande schermo...
Nota: questo film ci ha divisi particolarmente. Quindi, come capitato altre volte, abbiamo deciso di pubblicare due recensioni. Qui trovate la prima!
La storia di JohnCarter è un classico della fantascienza quando ancora non si chiamava così, una serie di romanzi scrittu all'inizio del novecento che è sono stati i primi a dare vita al filone degli eroi civili catapultati in mondi incivili e costretti ad adattarsi, ovvero un classico che ha fondato uno dei concetti fondamentali del genere: l'esplorazione.
Il film è corredato da effetti visivi totalmente indistinguibili dalle controparti reali (a parte qualche trasparenza stonata) e un'inventiva felicissima in materia di creature marziane e grandi scenari. Nonostante sia la prima volta sul set per Stanton tutto è curato con la maniacalità dei maestri. La forza di John Carter è infatti di saper curare ogni comprimario (straordinario Thars Tarkas), ogni scenario (sempre ripresi da lontano ad enfatizzare l'epica dei paesaggi), ogni piccolo grande atto d'eroismo e convogliare tutte le forze per girare un film che non è mai d'azione e sempre d'avventura.
Non c'è un gesto furioso, solo gesti plastici, non c'è un movimento caotico solo armonia eroica, non c'è battaglia, solo epica. Aiutato da Michael Giacchino che dirige uno score degno del miglior John Williams, Stanton dimostra di sapere bene al differenza tra una storia coinvolgente e una che faccia sognare.