Jessica Jones 1x12, "Prendi il numero": la recensione
Ecco la nostra recensione del penultimo episodio della prima stagione di Jessica Jones, intitolato "Prendi il numero"
Recensione a cura di Raffaele Caporaso di BadComics.it
Partiamo dal titolo dell’episodio: in origine Jewel and Power Man venne cambiato in corsa in Take a Bloody Number. Nel titolo originale, però, erano evidenziati quelli che sono i nickname supereroistici di Jessica Jones e Luke Cage nell’Universo a fumetti Marvel. Difatti, i due personaggi, pur preferendo sempre i loro nomi di battesimo a quelli “di battaglia”, nel corso della loro particolarissima carriera come eroi, hanno adottato degli appellativi: nel breve periodo nel quale Jessica si vestiva da supereroina e volava nei cieli di Manhattan era conosciuta dapprima come Jewel, poi come Knightress (la Cavaliera) e infine come Power Woman, una volta sposatasi con Cage, il quale, a sua volta, si faceva chiamare Power Man in passato, specie nel periodo in cui faceva squadra con il suo amico Iron Fist (Danny Rand).
A proposito di Kilgrave, questi sta provando a implementare i suoi poteri di compelling, utilizzando il talento scientifico del padre, Albert Thompson: l’obiettivo dichiarato è quello di arrivare a potenziarsi così tanto da riuscire nuovamente a controllare Jessica. Per farlo, sta aggiungendo al virus che gli fu iniettato da bambino (e che scatenò tale abilità) un vettore virale adeno-associato, in grado (perlomeno in linea teorica) di far aumentare sia la gittata che la durata del suo superpotere che, lo scopriamo in questo episodio, può crescere solo in maniera incrementale e non esponenziale: in soldoni, può avere unicamente uno sviluppo lineare e progressivo.
E cosa sappiamo invece riguardo i poteri di Jessica? Come abbiamo avuto modo di ricordarvi in precedenza, sebbene le origini della protagonista siano abbastanza simili a quelle raccontate in Alias, manca ancora la “componente radioattiva”, che è quella che nei fumetti ha alterato il DNA della protagonista (sulla falsariga di altri personaggi Marvel, Spider-Man su tutti). Attraverso alcune confessioni fatte a Trish Walker da sua madre, scopriamo che dietro le cure post-incidente di Jessica vi è una strana sigla: IGH, la quale rimanda a una misteriosa azienda farmaceutica che sembra avere le mani in pasta in diversi ambiti. Possibile dunque che nell’Universo Cinematografico e Televisivo Marvel i poteri di Jessica Jones siano frutto di alcuni esperimenti scientifici segreti? La risposta, al momento, non ci viene fornita in maniera ufficiale, anche se i sospetti, in questo senso, aumentano.
Nel corso del bellissimo confronto finale di questo episodio tra Jessica e Kilgrave, ambientato in un locale newyorkese, notiamo come a livello scenografico torni il colore viola, a livello cromatico imperante su tutti gli altri: oltre a fornire un eccezionale colpo d’occhio, questo è un chiaro rimando al personaggio dell’Uomo Porpora, il corrispettivo a fumetti di Kilgrave, il quale nei fumetti ha la pelle completamente viola, da capo a piedi.
In conclusione, questa puntata ci mostra una scena molto violenta, nella quale un corriere sotto l’influenza di Kilgrave, si suicida in maniera brutale: questa sequenza ci ricorda una simile mostrataci in uno dei primi episodi di Daredevil, ed è ulteriore riprova di quanto i contenuti delle serie Marvel/Netflix siano espliciti.
Manca dunque solo un episodio alla conclusione della prima stagione di Jessica Jones, e non vediamo l’ora di scoprire come andrà a finire questa appassionante storia.
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Avete visto l’episodio? Diteci cosa ne pensate, domani recensiremo il tredicesimo e ultimo episodio!