Jessica Jones 1×11, "Pillole blu": la recensione
La nostra recensione dell'undicesimo episodio di Jessica Jones, intitolato "Pillole Blu"
Articolo a cura di Raffaele Caporaso di BadComics.it
Jess torna cosciente in presenza della piccola Trish Walker, bambina prodigio dello showbiz che tutti conoscono come Patsy, e della sua tirannica madre. La famiglia Walker decide di adottare la ragazza per una scelta mirata di marketing: difatti, Trish, sempre più insofferente allo stress causato dalla sua vita da celebrità, sta manifestando uno spirito “ribelle” e ciò evidenzierebbe quanto il suo personaggio sia costruito agli occhi del pubblico. Dalle parole della stessa Trish scopriamo che lei e Jessica erano compagne di scuola: la Walker va così, di fatto, a sostituire il ruolo che è di Peter Parker (alias Spider-Man) in Alias. Inoltre, apprendiamo che l’iconica capigliatura rosso fuoco di Patsy Walker nei fumetti viene sostituita da una banalissima parrucca dello stesso colore nello show.
Nel corso di diversi flashback siamo poi testimoni di come Jessica abbia manifestato i propri poteri la prima voltaKilgrave è il grande assente di questo capitolo dello show, dopo che è fuggito con il padre e sta tramando chissà cosa, ma il suo ruolo di villain viene degnamente sostituito da un sempre più incontrollabile agente Will Simpson, presumibilmente la controparte televisiva di Nuke. Il personaggio ha deciso di rientrare in un misterioso programma sperimentale di stampo militare condotto dal dottor Kozlov: Simpson aveva già fatto da cavia di tali esperimenti, i quali hanno portato a un incidente appena accennato a Damasco. L’agente è ossessionato dal desiderio di vendetta nei confronti dell’Uomo Porpora, il quale ha sconvolto la sua vita e causato la morte di alcuni suoi colleghi: questo sentiero lo ha portato persino a uccidere a sangue freddo il detective Clemons: ora restano solo Jessica e Trish sulla sua strada.
Il risultato finale è un violentissimo scontro tra i tre, con le ragazze protagoniste di un convincente team-up. Abbiamo finalmente modo di vedere come funzionino le famose pillole rosse che servono ad attivare il “programma Nuke”, sia sul più avvezzo agente Simpson, che sulla stessa Trish, la quale assume le sostanze per fronteggiare l’uomo e salvare una ferita Jessica. Notiamo come senza l’ausilio delle pillole bianche (stabilizzatrici) e blu (inibitorie, da cui il titolo), queste pillole adrenergiche siano così potenti da far dimenticare a chi le prende la necessità di respirare.
In conclusione, una curiosità: in originale, nel corso di un dialogo tra Simpson e Jessica, vi è una frase pronunciata dalla protagonista traducibile come “Quello che non ti uccide ti rende… Più strano“. Ascoltandola è impossibile non pensare alla frase esclamata dal Joker di Heath Ledger ne Il Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan e non pensiamo possa essere una semplice casualità. Nel doppiaggio italiano questa potenziale citazione si perde in una traduzione molto raffazzonata.
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