Jessica Jones 1×06, "Sei il nostro vincitore": la recensione
Ecco la nostra recensione del sesto episodio di Jessica Jones, intitolato "Sei il nostro vincitore"
Articolo a cura di Raffaele Caporaso di BadComics.it
Questo capitolo si apre con un’originale e apprezzabile sequenza che ci mostra l’effettiva portata dei poteri di Kilgrave: nel corso di una losca partita a poker, il villain condiziona mentalmente i suoi avversari, costringendoli a puntare tutto il loro denaro in un’unica mano e portandoli poi a “foldare”, consentendogli di vincere più di un milione di dollari pur avendo carte “deboli”. L’irrazionalità, l’isterismo e la follia del criminale risaltano chiaramente agli occhi dello spettatore, che si rende conto di quanto questo villain sia diverso da tutti quelli incontrati finora nelle varie produzioni cinematografiche e televisive Marvel: grande merito per l’ottima riuscita della caratterizzazione del personaggio va sicuramente alle grandi capacità interpretative dell’attore inglese David Tennant, oltre che a un indubbio buon lavoro degli sceneggiatori.
Un altro aspetto interessante nel modus operandi di Kilgrave, quello che lo porta cioè ad avere rapporti sessuali con le sue vittime, ci viene presentato nel corso di questo episodio, quando scopriamo che il criminale ha ingravidato la giovane Hope, la quale, incarcerata, fa di tutto per sbarazzarsi della progenie del suo aguzzino. Non possiamo esimerci dal ricordare che l’Uomo Porpora ha la stessa attitudine anche nel mondo dei fumetti: la sua primogenita, Klara, ha infatti avuto un certo peso specifico nella storia del personaggio, senza dimenticare la recente storyline andata in scena sulle pagine di Daredevil di Mark Waid e Chris Samnee, nella quale i protagonisti assoluti erano proprio i figli del villain, una decina scarsa di bambini dotati degli stessi poteri del padre.
Contestualmente, in questo episodio Jessica e Luke Cage tornano a fare squadra, quando l’uomo ingaggia la protagonista per ritrovare un ragazzo scomparso, fratello di una donna che afferma di avere delle prove che dimostrano come la morte della moglie di Cage non sia stata un’incidente, ma un vero e proprio omicidio. Sappiamo già che proprio la Jones ha ucciso la donna amata da Luke, quando era sotto il controllo mentale di Kilgrave. Temendo che la verità possa venire a galla, mettendola in una spiacevole posizione, Jessica accetta il caso con l’intento di far sparire eventuali prove che possano dimostrare la sua colpevolezza. Non certo una mossa moralmente apprezzabile da parte della ragazza, la quale si dimostra nuovamente essere un personaggio piuttosto ambiguo e “incasinato”, ben lontano dal topos dell’eroe classico.
Una curiosità: nel corso delle indagini i due protagonisti entreranno in contatto con un piccolo boss della malavita newyorkese, Len Sirkes (interpretato da Brett Azar), il quale è anche lui sulle tracce di Antoine, il ragazzo cercato da Luke. Sikers ha un corrispettivo praticamente omonimo nell’universo a fumetti Marvel, Lenny Sirkes, il quale è conosciuto anche come il villain Lone Shark, una mostruosa creatura dalle sembianze di squalo antropomorfo che ha diversi precedenti sia con Luke Cage che con Jessica Jones.
Nel corso della puntata, il passato tornerà prepotentemente in primo piano, quando scopriremo il motivo che ha portato Kilgrave a servirsi di Reva Connors, la sposa di Luke: a quanto pare la donna conosceva l’ubicazione di una misteriosa chiavetta USB di colore giallo, sepolta sotto circa un metro di cemento in un edificio abbandonato. Per il villain questo oggetto sembra avere grandissima importanza e immaginiamo che ne scopriremo presto il motivo.
Nel finale di episodio, Jessica è costretta a confessare la verità a Luke per salvare la vita del conducente del bus che investì Reva (la quale era però già deceduta): le conseguenze di tale rivelazione portano Cage a prendere drasticamente le distanze dalla Jones, che si ritrova dunque più sola che mai. Nel frattempo, Kilgrave acquista una casa che si rivela essere l’abitazione nella quale Jessica è cresciuta. Una curiosità: il mantra ripetuto dalla protagonista per combattere le crisi di panico scatenate dagli eventi passati non è altro che l’indirizzo della suddetta casa.
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