Jakob's Wife, la recensione | Trieste Science+Fiction Festival 2021

La recensione di Jakob's Wife, una commedia ambientata nel mondo dei vampiri con protagonista l'esperta Barbara Crampton

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Jakob's Wife, la recensione | Trieste Science+Fiction Festival 2021

L'esperienza e la bravura di Barbara Crampton sostengono il film Jakob's Wife, permettendo al progetto di Travis Stevens di usare gli elementi tipici di una storia di vampiri per raccontare i problemi di una coppia di mezza età e le difficoltà di una donna nel veder riconoscere il proprio valore ed essere ancora considerata dal proprio marito.

Al centro della trama c'è infatti Anne, una donna che in gioventù sognava di viaggiare e vivere un'esistenza piena di stimoli e avventure. La scelta di non sposare il suo affascinante compagno di studi Tom (Robert Rusler), l'ha portata a incontrare il pastore protestante Jakob (Larry Fessenden) e accontentarsi di una quotidianità noiosa e ripetitiva. Tutto però cambia quando Tom arriva in città per lavoro e, durante l'incontro con l'ex, Anne pensa alla possibilità di tradire il marito prima di subire un attacco da parte da un vampiro. La donna subisce così una trasformazione fisica e mentale che la porta a pretendere maggiori attenzioni, anche sessuali, da parte del marito e a cercare un modo per placare la propria sete di sangue.

Jakob's Wife si avvicina con umorismo dark alle conseguenze dell'arrivo di un vampiro in una tranquilla cittadina di provincia, senza offrire particolari spunti di originalità. Il personaggio di Anne viene però sviluppato molto bene da Barbara Crampton che rende esilarante il passaggio da moglie sottomessa e mite a donna indipendente e determinata. Fessenden è piuttosto bravo nel ruolo del religioso che si ritrova a gestire una situazione complicata che mette in difficoltà anche ciò in cui crede, tra omicidi, furti di cadavere e numerosi tentativi di sviare la polizia. Il personaggio di Jakob, con i suoi insegnamenti ai fedeli che non trovano una corrispondenza nella vita privata e tentativi di controllare la consorte che finiscono per allontanarla da lui, porta un po' all'estremo, seppur mantenendo un contatto con la realtà, i problemi matrimoniali delle persone di mezza età, giustificando l'insofferenza di Anne nei confronti del marito.
Il budget limitato rende la presenza dei vampiri e le scene d'azione piuttosto deludenti, ma i tentativi del pastore di trasformarsi in un cacciatore di vampiri sono divertenti e piuttosto ironiche. Il finale, con un susseguirsi di svolte ideata dagli sceneggiatori (Kathy Charles, Mark Steensland, e Travis Stevens) ribadisce l'idea della trasformazione e della "liberazione" della protagonista dagli schemi e dalle aspettative della società, permettendo alla narrazione di unire un intrattenimento sopra le righe con una riflessione sulle dinamiche di coppia e sulla possibilità di avere una seconda occasione nella propria vita.
Jakob's Wife non è un film memorabile, ma offre a Barbara Crampton la possibilità di ricordare il proprio talento e il proprio fascino.

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