Ivar, Timewalker vol. 3: Finire la storia, la recensione

Abbiamo recensito per voi il terzo volume di Ivar, Timewalker, di Fred Van Lente e Pere Pérez

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


Condividi

Ivar, Timewalker #9, anteprima 01

Pur di salvare Neela Sethi dalle macchinazioni dei Prometeici, Ivar Anni-Padda ha sacrificato la sua stessa vita. Purtroppo, l’esplosione di Oblivi-1, cittadella alla fine del tempo e base operativa della razza aliena della Quinta Dimensione, ha innescato un processo di nullificazione assoluta che sta distruggendo il Multiverso Valiant. Per venire a capo di questa problematica non da poco, Neela ha viaggiato indietro nel tempo, giungendo in Mesopotamia e incontrando un giovane Ivar.

Ha così inizio un bizzarro peregrinare da una dimensione all'altra, tra vichinghi clown, dinosauri agghindati come patrizi e legionari romani; questi incontri sono il segno che qualcosa di molto più devastante sta minacciando l’esistenza del concetto stesso di Tempo, e tocca alla scienziata e al Viandante Eterno trovare una via d’uscita.

Finire la storia è il titolo del terzo volume che Star Comics ha dedicato a Ivar, Timewalker, serie scritta da Fred Van Lente che, in questo conclusivo appuntamento, si avvale dell’arte di Pere Pérez. Sin dalle prime battute, l’opera dello scrittore americano non ha convinto a causa della mancanza di originalità e della stanca riproposizione degli stereotipi di questo genere di avventure. Nonostante l’assenza di spunti d’interesse efficaci o colpi di scena in grado di rivitalizzare il racconto, il ritmo serrato impresso da Van Lente ha reso i precedenti due volumi una lettura piacevole. I capitoli finali, pur confermando le non entusiastiche impressioni fin qui destate, sfruttano i pochi elementi vincenti dell'opera – la fluidità della narrazione, il rapporto tra Ivar e Neela, una buona dose di riuscite situazioni comiche – riuscendo a elevare, seppur di poco, la godibilità del progetto.

Ivar, Timewalker #9, anteprima 02

L’aspetto più affascinante resta indubbiamente la capacità visionaria dello scrittore, abile nel regalare al lettore un accurato multiverso che, pur nella sua complessità concettuale, è immediatamente fruibile. Grazie a una felice intuizione, Van Lente si smarca da eventuali parallelismi con i cosmi Marvel e DC Comics, offrendo una valida alternativa. Purtroppo, il limite è non riuscire ad affiancare a questa ingegnosa architettura personaggi magnetici, una storia accattivante o svolte in grado di tenerci con il fiato sospeso.

In tal senso, il confronto con i fratelli Gilad (il Guerriero Eterno) e Aram (Armstrong) e le rispettive serie, è impietoso. La Furia di Eternal Warrior è un’opera che trasuda epica cavalleresca, mentre Archer & Armostrong un divertentissimo spaccato sul mondo supereroistico. Entrambi i fumetti hanno saputo, nel corso degli anni, regalarci eventi in grado di far evolvere i personaggi, mostrandoceli sempre nelle loro diverse sfaccettature.

Il maggiore del clan degli Anni-Padda, invece, è un guerriero che non lascia il segno e non riesce a imporsi all’attenzione del lettore, complice uno sviluppo spesso prevedibile. Una gestione fin troppo cauta della storia viene accompagnata da una costruzione delle tavole convenzionale, che non offre la possibilità a Pérez di sfruttare del tutto le sue potenzialità. Sono pochi, infatti, i frangenti in cui il disegnatore spagnolo dà libero sfogo al suo estro, mettendo in mostra uno storytelling originale e di grande impatto; e anche in quei casi, purtroppo, i momenti più esaltanti a livello visivo vengono ingoiati dal piattume generale.

Giunti al termine della lettura, i tre volumi di Ivar, Timewalker rappresentano uno dei pochi momenti infelici della vasta produzione moderna targata Valiant. Un’occasione sprecata che lascia l’amaro in bocca.

Ivar, Timewalker #11, anteprima 01

Continua a leggere su BadTaste