Iris.Fall, un equilibrio non troppo stabile tra luci e ombre - Recensione

Un'avventura puzzle nella quale giocare con luci e ombre: la recensione di Iris.Fall

Indielover, scrivo da anni della passione di una vita. A dispetto di tutti.


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Ci è voluto un pochino più del previsto (inizialmente l'uscita del gioco era stata fissata per lo scorso novembre) ma alla fine un nuovo indie tutto da conoscere ha visto la luce, e anche parecchie ombre. Si parla di Iris.Fall, nuovo titolo lanciato su Steam il 7 dicembre scorso dai ragazzi di NEXT Studios, che con uno stile originale, ma non del tutto unico, permette ai giocatori di tuffarsi in un mondo in bianco e nero, o quasi. La storia narra le vicende di Iris, una bambina che, in seguito a un incubo, si ritrova a dover seguire un gatto nero che le indica il cammino riservatole dal fato. Iris però non si addentrerà in questa avventura in spazi tridimensionali ma con una logica di gameplay che alterna tri e bidimensionalità: trattandosi di un puzzle game, dovremo risolvere indovinelli e completare percorsi con oggetti fisici, ma anche superare ostacoli diventando delle ombre oscure e piatte proiettate su parete.

Proprio questa capacità permette a Iris di muoversi molto più liberamente nello spazio, pur senza compiere chissà quali azioni fisiche straordinarie: di base, il personaggio non fa che camminare, alternato a correre, e afferrare oggetti che conserva nella sua borsa, per posarli e utilizzarli al momento propizio. Come è ben immaginabile, i comandi da memorizzare saranno ben pochi, ma la semplicità del numero di controlli non significa che non sia possibile alternare l’uso della tastiera al pad.

[caption id="attachment_191913" align="aligncenter" width="1920"]Iris.Fall screenshot Alcuni puzzle possono risultare abbastanza impegnativi[/caption]

Di fatto però, lo strumento principale per il giocatore sarà la logica, che lo condurrà da una parte all’altra delle stanze e degli ambienti in cui Iris si trova di volta in volta. Questo significa ovviamente che non sarà sempre immediato scovare la soluzione, soprattutto in assenza di qualsivoglia tipo di indizio, ma non è il caso di scoraggiarsi: proprio la ridotta dimensione degli spazi-puzzle consente di vagare per poco tempo e di andare per esclusione nella risoluzione. Talvolta si potrà incappare in difficoltà abbastanza elevate, ritrovandosi a vagare in lungo e in largo, con il rischio di aumentare un po’ quella manciata di ore totali che occupa il gioco di per sé.

"L’assenza di barriere linguistiche riesce a rendere la storia ancora più unica e godibile, un’esperienza universale e adattabile all’immaginario di chiunque, o quasi"Se ci si dovesse perdere in qualche meandro dei rebus e puzzle da risolvere, saremo accompagnati da una colonna sonora abbastanza ripetitiva e dal ritmo altalenante, unica presenza sonora nel gioco, oltre a qualche minimo effetto. Infatti non vi sono dialoghi, nulla che possa distrarre dall’esperienza immersiva: gli unici elementi di geolocalizzazione sono presenti nel menu e nelle poche descrizioni, nient’altro, contribuendo a creare un’atmosfera onirica nella sua globalità. L’assenza di barriere linguistiche riesce a rendere la storia ancora più unica e godibile, un’esperienza universale e adattabile all’immaginario di chiunque, o quasi. Il gameplay dunque non è particolarmente dettagliato o complesso, da un punto di vista di dettagli grafici e tecnici, risultando piuttosto essenziale e orientato alla risoluzione del mistero, stanza dopo stanza. con pupazzi meccanici e macchinari che devono essere attivati dalla ragazzina per poter aprire delle porte, per illuminare degli oggetti fondamentali e sbloccare alcune zone o ancora per proiettare nuove ombre su cui muoverci e raggiungere nuove zone, verso la risoluzione del puzzle.

[caption id="attachment_191914" align="aligncenter" width="1920"]Iris.Fall screenshot La direzione artistica è di indiscutibile qualità[/caption]

A livello grafico dunque, come accennato poco sopra, avremo a che fare con un mondo prettamente in bianco, nero e poche altre varianti della scala cromatica, in modo da far risaltare la luce e l’ombra e facilitare il giocatore nei momenti di alternanza di dimensione. I fondali che possiamo osservare sono deliziosi e ben disegnati, accostando uno stile a tratti steampunk a un altro tipico da mistery house. Non sono da escludere le cutscene, ben descritte in disegni creati secondo uno stile ancora diverso, affatto simile a quello dei comics. Si nota la bellezza degli schizzi a mano, come appena abbozzati e simili a un cartone animato, oltre a raffinati scorci, che contribuiscono all’essenziale bellezza di questo titolo.

In conclusione, per quanto possa risultare un po’ legnoso nei movimenti del personaggio e talvolta ripetitivo nelle task da portare a termine per avanzare nel gioco, Iris.Fall ci immerge in un mondo distopico che strizza l’occhio a narrazioni fantastiche e tipiche del mondo dei fumetti. Questo nuovo indie riuscirà ad entrare nei cuori degli amanti di puzzle game, un po’ meno a chi cerca un passatempo che richiede poca concentrazione e molto più svago, pur valendo la pena di dargli una possibilità in ogni caso.

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