Iperurania, la recensione
Abbiamo recensito per voi Iperurania, graphic novel BAO Publishing firmata da Francesco Guarnaccia
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
La storia è ambientata attorno a Iperurania, un pianeta che ha attirato la razza umana, ma sul quale non è possibile scendere a causa della forza di gravità e delle condizioni inospitali. La colonia umana ha quindi costruito una stazione orbitante dalla quale può studiare e osservare con curiosità l'affascinante corpo celeste. Il protagonista è Bun, un ragazzo come tanti che sogna di diventare una Shooting Star, i fotonauti che tentano di avvicinarsi il più possibile a Iperurania per catturare scatti memorabili; la sua vita esce improvvisamente dalla mediocrità quando per una circostanza fortuita mette piede sulla superficie del pianeta, diventando una vera e propria celebrità.
Ci sono diversi personaggi interessanti, alcuni particolarmente azzeccati, ma si tratta di comprimari che esistono in funzione di Bun; il che è quasi un peccato perché, con un po' più approfondimento in più, avremmo avuto un suggestivo racconto corale. Il ritmo della vicenda impiega forse un po' troppo a ingranare, e solo nella parte finale il racconto diventa veramente efficace, con la sensazione che le quasi duecento pagine siano tante e che la stessa storia avrebbe potuto essere raccontata in modo più incisivo.
Purtroppo il formato con cui BAO Publishing propone il fumetto, un volume cartonato di grandi dimensioni, sembra voler premiare la grande resa cromatica di Iperurania, ma non fa splendere al meglio i disegni che avrebbero meritato un formato leggermente ridotto; forse uno dei pochi passi falsi della casa editrice in questo ambito, dato che finora ha sostanzialmente sempre trovato la confezione ideale al fine di valorizzare gli autori e le loro opere del suo catalogo.