Invincible Universe vol. 1: Sul filo del rasoio, la recensione

Abbiamo recensito per voi il primo volume di Invincible Universe, di Phil Hester e Todd Nauck

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Invincible Universe #1, anteprima 01

Come gli Avengers e la Justice League prima di loro, anche i Guardiani del Globo sono nati per fronteggiare una minaccia di scala planetaria che metteva a rischio la sopravvivenza della razza umana. A seguito della temporanea assenza di Invincible (vedi il quattordicesimo volume della sua serie, La guerra viltrumita) e del tradimento di Omni-Man, Brit e il direttore della Global Defense Agency Cecil Stedman sono stati costretti a rimpolpare le fila del gruppo radunando esseri con super poteri proveniente da tutti i continenti.

Purtroppo, nel breve periodo questo accorgimento non ha impedito a Dinosarus di sferrare un attacco che ha messo in ginocchio il mondo intero (Invincible vol. 18: La morte di tutti). Ripartire è ora un’impresa difficile ma non impossibile: è necessario comprendere quali cicatrici sono rimaste impresse nell’animo e nel fisico dei Guardiani.

L’avventura partita nei due volumi presentati in Italia da saldaPress Guarding the Globe vol. 1: Sotto assedio e Guarding the Globe vol. 2: Duri a morire continua sulle pagine di Invincible Universe. Questo primo brossurato, dal titolo Sul filo del rasoio, raccoglie i sei numeri pubblicati nel 2013 da Image Comics/Skybound negli Stati Uniti.

In cabina di regia ritroviamo il team creativo composto da Phil Hester e Todd Nauck, i quali analizzano le reazioni dei vari protagonisti di questa avvincente epopea: dal duro e algido Stedman, che mostra un lato del tutto inedito, al misteriosamente redivivo Kid Thor; dal tentativo di espiazione dell'alcolista El Chupacabra alle difficoltà incontrate da Kaboomerang e Outrun nel ricostruire una relazione. Mentre i nostri eroi sono alle prese con una lenta risalita e alle relative problematiche esistenziali, i cattivi non se ne stanno certo con le mani in mano: draghi secolari, dittatori e vecchie conoscenze sono pronti a sfruttare la delicata situazione.

Invincible Universe #1, anteprima 02

Ogni capitolo tratta un differente tema, approfondendo i drammatici risvolti della vicenda che ha visto coinvolto l’ampio cast. Questo approccio alla narrazione dà la possibilità a Hester di realizzare una panoramica sulla comunità supereroistica evidenziandone l'aspetto umano. L’utilizzo di situazioni non banali e l’ottima gestione dei personaggi creano una continuità stilistica e narrativa con la serie portante scritta da Robert Kirkman, contribuendo alla formazione di un corpus letterario organico.

Lo scrittore americano gestisce egregiamente le peculiarità precedentemente presentate inserendole in un affresco dalle tante sfaccettature, ed è bravo nel trasmettere le tante sfumature emozionali del racconto: rabbia, disperazione, la volontà di risalire e l’ostinata fiducia nei propri mezzi; un’altalena di situazioni resa al meglio da dialoghi ficcanti inseriti in un solido telaio fatto di elettrizzante azione, spettacolari splash page e continui colpi di scena.

Il tutto è reso splendidamente dalla prova al tavolo da disegno di Nauck. L’artista americano crea una rottura rispetto al tratto asciutto dei vari Ryan Ottley e Cory Walker, preferendo esasperare la fisicità, l’espressività e l’umanità dei personaggi con il suo stile cartoonesco. La sterzata è netta ma non stona all’interno dell’Invincible Universe, conferendo a questo volume un’aura decisamente accattivante.

L’intento di Kirkman di creare un universo narrativo vasto e sfaccettato è pienamente riuscito, e la prova offerta da Hester e Nauck ne è l’ennesima dimostrazione.

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