Invincible (stagione 2): la recensione degli ultimi quattro episodi
La stagione 2 di Invincible si chiude con un botto meno rumoroso rispetto alla prima, ma comunque convincente e avvincente
Invincible, la recensione degli ultimi 4 episodi della stagione 2 disponibili su Prime Video da domani 14 marzo 2024.
Vi ricordiamo che le nuove puntate saranno disponibili a partire da domani, 14 marzo, fino a giovedì 4 aprile, quando sarà disponibile l'ultimo episodio, per cui preparatevi all'ennesima corsa d'emozioni.
La trama della stagione 2 di Invincible
La trama riparte ovviamente dal finale del quarto episodio visto a fine novembre. Nolan è stato preso dai Viltrumiti e Mark è rimasto a terra privo di forze. Ripresa coscienza, si ritroverà con un fratellino tra i piedi, e nuove missioni a cui partecipare. Tornati sulla terra, Mark dovrà capire anche come conciliare la propria vita da super eroe con la sua relazione.
Lato trama non mi è possibile dirvi di più, soprattutto per evitarvi qualsiasi tipo di spoiler. Mi limiterò a dirvi che questa volta si è cercato di scavare nella personalità di Mark, cercando sempre di mettere alla luce le similitudini col padre e le grandi differenze tra i due.
Il risultato funziona anche se non lascia con lo stesso stupore della prima stagione, bensì con la consapevolezza che i problemi più grossi sono in arrivo.
Il finale di questa stagione 2 ci lancerà infatti verso uno degli archi migliori della controparte cartacea che, con molta probabilità, occuperà gran parte della 3. In questa seconda metà del nuovo capitolo della storia, si nota dove è stato utilizzato il budget, e dove invece si è preferito andare al risparmio, per garantire comunque un prodotto equilibrato e capace di stupire ogni settimana. Ogni puntata è ricca di eventi, dai combattimenti al pathos, e porta avanti le trame di quasi tutti i personaggi, svelando anche alcune risposte alle domande fatte nella prima metà di stagione.
Verso un futuro turbolento
Lato doppiaggio, continuano le ottime performance in lingua inglese dei protagonisti e dei nuovi comprimari, che riescono in ogni occasione a far sembrare Invincible più di una normale serie animata.
Come avevo già riscontrato a dicembre, la qualità tecnica è aumentata rispetto alla prima stagione. Le nuove avventure di Mark hanno beneficiato degli anni di lavoro e, soprattutto nelle scene d'azione, sono in grado di trasmettere la stessa foga e violenza del fumetto. Non siamo di fronte al prodotto meglio animato di sempre e, anzi, in certe occasioni si vede il risparmio degli animatori, ma nei momenti più importanti tutto è quasi incredibile. A tal proposito, viene spiegato anche un escamotage per risparmiare sull'animazione, in uno dei momenti metanarrativi della produzione, così da rispondere ad alcune delle critiche del web.
Nonostante il finale non sia d'impatto quanto quello della prima stagione, è ugualmente importante ai fini del racconto e soprattutto della crescita di Mark. I lavori sul prossimo blocco di episodi sono già in corso e con molta probabilità potremmo rivedere i protagonisti di Invincible già l'anno prossimo. Un ritmo d'uscita più regolare potrebbe quindi riavvicinare altro pubblico, quello ancora ignaro delle grandi qualità del racconto di Kirkman, o quello orfano delle produzioni super eroistiche di un certo tipo.