Invincibile Iron Man 64, la recensione

Abbiamo recensito per voi il numero di Invincibile Iron Man contenente il 600° episodio originale

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Invincible Iron Man #599, anteprima 01

Il finale di Civil War II ha visto Tony Stark uscire sconfitto dallo scontro fisico e ideologico con Carol Danvers. Al termine della battaglia, Iron Man è caduto in uno stato di coma che lo ha tenuto lontano dalle scene. In sua assenza, la sua pesante eredità è stata raccolta dalla giovanissima Riri Williams (affiancata da una versione I.A. di Stark), che il mondo sta imparando a conoscere con il nome di Ironheart, e da un redento Victor Von Doom, votato anima e corpo al bene nei panni del Famigerato Iron Man.

Con l’avvento dell’era Legacy, la testata dedicata all’Uomo di Ferro ha iniziato a proporre Alla ricerca di Tony Stark, arco narrativo in otto capitoli con il quale Brian Michael Bendis dà il suo addio alla serie e, più in generale, all’Universo Marvel. Il sessantaquattresimo numero della serie italiana di Panini Comics contiene gli ultimi due atti dello storyarc, e il caso ha voluto che la conclusione dalla run dello scrittore di Cleveland, partita in concomitanza con il rilancio La Nuovissima Marvel, coincidesse con la seicentesima uscita della serie originale americana. Per l’occasione, il celebrativo Invincibile Iron Man 64 passa dunque dalla foliazione standard a quella di settantadue pagine per ospitare degnamente il commiato di Bendis, chiudendo tutte le trame fin qui imbastite. E non solo.

Come dicevamo, Stark è ancora in coma e il suo corpo è scomparso; né la sua assistente personale Mary Jane Watson, né il consiglio amministrativo delle Stark Enterprises, né sua madre Amanda Armostrong sanno che fine abbia fatto. Coadiuvata dalla I.A. Friday, Riri si è messa a capo della Armor Squad, un gruppo composto da ingegneri e studiosi del M.I.T. in possesso di armature ipertecnologiche, per trovare il suo mentore. La ricerca non sembra però sortire gli effetti sperati, e l’evasione di alcuni super criminali da Ryker’s Island sta rendendo la situazione decisamente più drammatica.

Succede di tutto nelle ultime battute di Alla ricerca di Tony Stark, e forse questo è l'unico limite della storia: la necessità di chiudere le varie sottotrame obbliga Bendis a condensare una quantità di eventi notevoli in un numero di pagine relativamente scarso. Il risultato è che alcuni sviluppi vengono gestiti magistralmente e gettano le basi per il prosieguo della serie, mentre altri sembrano messi in scena con eccessiva leggerezza e diversi salti logici. Tra questi non possiamo non citare la risoluzione del mistero legato allo S.H.I.E.L.D.; il (breve) ritorno sulla scena del padre naturale di Tony - episodio che nulla aggiunge alla vicenda personale di quest'ultimo - e lo stesso ritorno del protagonista.

Invincible Iron Man #599, anteprima 02.

Di tutt’altra caratura le restanti parti del racconto: affidando la narrazione alla versione I.A. di Tony, come fosse il suo avatar, Bendis ripercorre gli snodi della vita post-Secret Wars del personaggio, ne scandaglia l’animo e ce lo restituisce profondamente cambiato, segnato da un’esperienza che siamo curiosi di vedere come influenzerà la gestione di Dan Slott e Valerio Schiti sulle pagine della nuova serie Tony Stark: Iron Man. Tutti gli spunti seminati da Bendis in questi anni – in primis la creazione del personaggio di Riri Williams – maturano in un finale decisamente emozionante e ricco di colpi di scena, commentato dallo stesso scrittore in una riflessione sentita e puntuale.

Tra ritorni inattesi, battaglie con armature scintillanti e sacrifici estremi, cala il sipario sull’era Bendis. Partita per essere la serie ammiraglia di La Nuovissima Marvel, le diverse incarnazioni di Iron Man hanno saputo conquistare il pubblico grazie alla capacità di rinnovarsi mantenendo invariato il legame estetico e concettuale con le storie primigenie. Anche senza l’indiscusso protagonista, ci siamo appassionati a vicende umane che, sapientemente articolate, hanno regalato personaggi decisamente magnetici e in grado di mantenerne vivo l’interesse. Lo stesso Tony Stark è ora un personaggio combattuto, dal passato travagliato e in cerca di una giusta dimensione. Attendiamo fiduciosi i nuovi sviluppi per capire in che maniera sarà declinata la nuova fase editoriale del Uomo di Ferro.

In chiusura, segnaliamo che questo numero celebrativo si avvale del contributo di artisti che hanno collaborato con Bendis nel corso degli anni: accanto al nostro Stefano Caselli e al fido Alex Maleev - titolari della serie - troviamo David MarquezAndrew Hennessy, Daniel Acuña, Andrea Sorrentino , Gerry AlanguilanJim Cheung, Leinil Francis YuMark Bagley, Marte GraciaMike Deodato Jr. e Scott Hanna; una cornucopia di stili che saprà soddisfare i gusti di ogni lettore. Tra tutte, non possiamo che applaudire le superbe prove di Caselli e Maleev, disegnatori dagli stili opposti ma in grado di interpretare le due anime della serie: quella più luminosa, legata alla giovane Riri, e quella più oscura, imperniata su Victor.

Nonostante la presenza di alcuni passaggi narrativamente deboli, Invincibile Iron Man 64 resta un albo che chiude in maniera ottimale una run importante e prepara il terreno per i prossimi anni. E viste le battute finali dello spillato, c’è davvero tanto materiale su cui lavorare...

Invincible Iron Man #600, copertina di Chris Sprouse

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