Invincibile Iron Man 64, la recensione
Abbiamo recensito per voi il numero di Invincibile Iron Man contenente il 600° episodio originale
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
Il finale di Civil War II ha visto Tony Stark uscire sconfitto dallo scontro fisico e ideologico con Carol Danvers. Al termine della battaglia, Iron Man è caduto in uno stato di coma che lo ha tenuto lontano dalle scene. In sua assenza, la sua pesante eredità è stata raccolta dalla giovanissima Riri Williams (affiancata da una versione I.A. di Stark), che il mondo sta imparando a conoscere con il nome di Ironheart, e da un redento Victor Von Doom, votato anima e corpo al bene nei panni del Famigerato Iron Man.
Come dicevamo, Stark è ancora in coma e il suo corpo è scomparso; né la sua assistente personale Mary Jane Watson, né il consiglio amministrativo delle Stark Enterprises, né sua madre Amanda Armostrong sanno che fine abbia fatto. Coadiuvata dalla I.A. Friday, Riri si è messa a capo della Armor Squad, un gruppo composto da ingegneri e studiosi del M.I.T. in possesso di armature ipertecnologiche, per trovare il suo mentore. La ricerca non sembra però sortire gli effetti sperati, e l’evasione di alcuni super criminali da Ryker’s Island sta rendendo la situazione decisamente più drammatica.
Di tutt’altra caratura le restanti parti del racconto: affidando la narrazione alla versione I.A. di Tony, come fosse il suo avatar, Bendis ripercorre gli snodi della vita post-Secret Wars del personaggio, ne scandaglia l’animo e ce lo restituisce profondamente cambiato, segnato da un’esperienza che siamo curiosi di vedere come influenzerà la gestione di Dan Slott e Valerio Schiti sulle pagine della nuova serie Tony Stark: Iron Man. Tutti gli spunti seminati da Bendis in questi anni – in primis la creazione del personaggio di Riri Williams – maturano in un finale decisamente emozionante e ricco di colpi di scena, commentato dallo stesso scrittore in una riflessione sentita e puntuale.
Tra ritorni inattesi, battaglie con armature scintillanti e sacrifici estremi, cala il sipario sull’era Bendis. Partita per essere la serie ammiraglia di La Nuovissima Marvel, le diverse incarnazioni di Iron Man hanno saputo conquistare il pubblico grazie alla capacità di rinnovarsi mantenendo invariato il legame estetico e concettuale con le storie primigenie. Anche senza l’indiscusso protagonista, ci siamo appassionati a vicende umane che, sapientemente articolate, hanno regalato personaggi decisamente magnetici e in grado di mantenerne vivo l’interesse. Lo stesso Tony Stark è ora un personaggio combattuto, dal passato travagliato e in cerca di una giusta dimensione. Attendiamo fiduciosi i nuovi sviluppi per capire in che maniera sarà declinata la nuova fase editoriale del Uomo di Ferro.
In chiusura, segnaliamo che questo numero celebrativo si avvale del contributo di artisti che hanno collaborato con Bendis nel corso degli anni: accanto al nostro Stefano Caselli e al fido Alex Maleev - titolari della serie - troviamo David Marquez, Andrew Hennessy, Daniel Acuña, Andrea Sorrentino , Gerry Alanguilan, Jim Cheung, Leinil Francis Yu, Mark Bagley, Marte Gracia, Mike Deodato Jr. e Scott Hanna; una cornucopia di stili che saprà soddisfare i gusti di ogni lettore. Tra tutte, non possiamo che applaudire le superbe prove di Caselli e Maleev, disegnatori dagli stili opposti ma in grado di interpretare le due anime della serie: quella più luminosa, legata alla giovane Riri, e quella più oscura, imperniata su Victor.
Nonostante la presenza di alcuni passaggi narrativamente deboli, Invincibile Iron Man 64 resta un albo che chiude in maniera ottimale una run importante e prepara il terreno per i prossimi anni. E viste le battute finali dello spillato, c’è davvero tanto materiale su cui lavorare...