Inumano 1, la recensione

Abbiamo recensito per voi Inumano 1, primo capitolo della nuova serie dedicata agli Inumani, edito da Panini Comics

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Nel corso della miniserie Infinity, Freccia Nera, sovrano degli Inumani, decise di sacrificare la città di Attilan, all'epoca levitante nei cieli di Manhattan, mediante l'esplosione di una Bomba Terrigena costruita, su sua richiesta, dal fratello Maximus. Lo scopo di un'azione così estrema era duplice: da un lato cercare di mettere freno ai piani di conquista del folle Thanos, dall'altro dar vita a una nuova, vastissima generazione di Inumani, andando ad attivare i geni latenti di centinaia di ignari abitanti della Terra, i quali erano inconsapevolmente discendenti dei primi Inumani arrivati sul pianeta, che avevano scelto di vivere fra gli esseri umani, o in un volontario isolamento (come gli abitanti di Orollan), rinunciando alla propria "inumanità", e alle peculiari abilità che questa comporta (se volete saperne di più sugli Inumani, vi invitiamo a consultare il nostro Speciale a riguardo).

Da allora, una moltitudine di nuovi Inumani è apparsa sul pianeta Terra, come visto sulle pagine di diverse serie e miniserie Marvel Comics, come Iron Man, Inhumanity o Ms. Marvel, solo per citarne alcune. Finalmente, è giunta in Italia anche la serie principale di questo nuovo filone narrativo sul quale la Casa delle Idee ha deciso di investire considerevolmente: Inhuman, scritta da Charles Soule e disegnata da Joe Madureira e Ryan Stegman. Tale scelta da parte della casa editrice americana non è un caso, dato che gli Inumani sono destinati ad avere sempre maggiore spazio anche al cinema e in televisione, come sanno bene gli spettatori di Marvel's Agents of S.H.I.E.L.D., nell'attesa dell'arrivo, nei cinema di tutto il mondo, del lungometraggio Marvel Studios Inhumans, previsto per il 2018.

La storia dei primi sei capitoli della suddetta serie, raccolti da Panini Comics in un unico volume brossurato, riparte proprio dalla fine di Infinity (considerando anche il prologo Inhumanity): Attilan è caduta, e ciò che ne resta, ribattezzata Nuova Attilan, si trova nel bel mezzo del fiume Hudson, e, inoltre, il sovrano Freccia Nera è scomparso, cosa che ha obbligato la regina Medusa a prendere il controllo della situazione, resa ancora più disperata dal suicidio del fido Karnak. Nel frattempo, un gran numero di quelli che sembravano normali esseri umani sta venendo colpito dagli effetti delle Nebbie Terrigene, le quali si stanno spargendo per tutto il globo: è iniziata l'era dei NeoUmani, come la stessa Medusa ha deciso di ribattezzare questa nuova generazione di appartenenti alla sua razza. Nel corso della narrazione, faremo la conoscenza di nuovi personaggi, come il vulcanico Dante a.k.a Inferno, in grado di generare fuoco e magma in maniera endogena, il timido Jason, il quale possiede il controllo di ogni materiale roccioso, la poliedrica Naja, capace di volare e divenire invisibile, e il misterioso Stirpe, un ex-criminale che racchiude dentro di sé tutte le conoscenze degli Inumani del passato. I NeoUmani diverranno presto una preda ambita da più fazioni, compresa quella del crudele Lash, uno dei pochi Inumani superstiti di Orollan, il quale guida un gruppo che si oppone in maniera manifesta alla monarchia di Nuova Attilan. Come se non bastasse, anche una vecchia e pericolosa conoscenza, l'Innominato, sovrano degli Inumani prima dell'arrivo di Freccia Nera, farà capolino, pronto a impadronirsi nuovamente del potere.

Charles Soule si dimostra uno scrittore estremamente poliedrico e in grado di gestire qualsiasi personaggio nel mondo del fumetto supereroistico, come dimostrano i suoi precedenti sia per Marvel che per la Distinta Concorrenza. Chiamato all'ultimo minuto a sostituire Matt Fraction, il quale, in origine, avrebbe dovuto scrivere Inhuman, Soule è in grado di tessere una trama efficace e scorrevole, gestendo al meglio un cast corale, fatto di personaggi vecchi e nuovi. I primi sei capitoli della serie, che si possono dividere in due archi narrativi, si dimostrano una lettura molto piacevole e appassionante, il cui livello sarà presumibilmente destinato a crescere nelle prossime uscite.

Alle matite ritroviamo Madureira, artista amatissimo da una buona fetta di lettori: con il suo stile ipertrofico e orientaleggiante, il disegnatore confeziona tavole di buona fattura, altamente spettacolari e con uno storytelling abbastanza chiaro. Negli ultimi tre capitoli del volume, Ryan Stegman non sfigura nel confronto con il suo predecessore, dimostrando un ulteriore evoluzione del suo stile spigoloso e visivamente aggressivo che dona grande dinamicità alla storia.

In conclusione, Inumano 1 è un buon starting point per tantissimi nuovi lettori desiderosi di conoscere questa razza che fa parte del Marvel Universe da molto tempo, pur avendo avuto (quasi) sempre un posto in seconda o terza fila. Allo stesso tempo, anche gli aficionados delle storie degli Inumani del passato avranno piacere a ritrovare personaggi  ai quali è impossibile non rimanere legati affettivamente. Benvenuti nell'era dell'Inumanità.

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