Instantly elsewhere, la recensione
Abbiamo recensito per voi Instantly elsewhere, graphic novel di Palloni e Martoz edita da Shockdom
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
Quella di Owen Theobart per la scrittura è una vera e propria ossessione; sin dall’infanzia, quando le sue giornate erano scandite dalla lettura incessante di fumetti, riviste, romanzi e quant’altro, sentiva l’esigenza fisiologica di prendere una penna in mano e consegnare al suo taccuino pagine fitte di storie popolate di personaggi e mondi fantastici.
Con l’aiuto del padre, il ragazzo intraprende la carriera di scrittore, propiziata dall’incontro con l’agente Chester Welchill; intanto, la sua vita privata – o almeno, quel che resta quando può temporaneamente posare la penna – si arricchisce della presenza della moglie Jocelyn e dei figli. Le parole di Owen, però, non smettono mai davvero di tratteggiare nuovi scenari, e, in tutto ciò, un mostro chiamato Oktakon minaccia la vita sua, dei suoi famigliari e del mondo intero.
La vicenda parte in media res, presentandoci un personaggio già affermato – autore di svariati best seller – al centro degli attacchi di una creatura aliena. La situazione diventa sempre più drammatica mentre cominciamo a familiarizzare con il cast dei personaggi e Palloni ci porta alle origini del mito, per cogliere appieno la natura dell'eroe e le enormi responsabilità derivanti dal suo potere.
Si torna poi al presente nel migliore dei modi, andando ad alimentare il mistero che aleggia sulla vicenda, alzando il ritmo e alternando frangenti di grande tragicità ad altri più riflessivi in cui l’autore aretino si concede una personale riflessione sulla scrittura e sulle sue implicazioni.
In bilico tra realtà e finzione, la trama del volume edito da Shockdom si articola con grande intensità, mantenendo vivo il nostro interesse anche nei momenti in cui ci è permesso riprendere fiato. Infine, l'epilogo ci mostra la visione d’insieme del progetto in maniera del tutto soddisfacente, mettendo in risalto il grande estro creativo di Palloni.
Tutte le intuizioni e gli umori di Instantly elsewhere vengono impressi su carta tramite lo stile peculiare di Martoz. Rispetto alle precedenti prove, il disegnatore romano risulta meno anarchico nella costruzione delle tavole, utilizzando – seppur alla sua maniera – una griglia più convenzionale; abbandonate le digressioni oniriche e le pulsioni erotiche, resta viva la sua vena surrealista, che con un tratto fortemente espressivo non rinuncia a soluzioni anticonvenzionali per tratteggiare scenari curiosi e personaggi vivi. Indubbiamente, la prova artistica risulta più fruibile che in passato, il che permette una completa immersione in una vicenda che non esitiamo a definire superba.