Inside Out, la recensione del Blu-ray 3D

Un tripudio di emozioni per l'edizione home video del capolavoro della Pixar, Inside Out,

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Dopo il trionfo critico e commerciale di Toy Story 3, la Pixar pareva quasi aver fisiologicamente esaurito quella carica inesauribile d'inventiva cui aveva abituato un po' tutti.

Tre lustri fatti di vere e proprie gemme della cinematografia che avevano reso sostanzialmente assiomatico l'assunto che, ad ogni nuova incursione, lo studio di Emeryville avrebbe superato sé stesso. L'entusiasmo è andato scemando con l'arrivo di Cars 2, lungometraggio palesemente e esplicitamente fatto per il pubblico più giovane e per rinvigorire ulteriormente il florido merchandise ispirato a Saetta McQueen and co., e Ribelle - The Brave, tanto più che un film oggettivamente buono come Monsters University ha quasi pagato lo scotto di essere approdato in sala dopo queste due pellicole.

Poi, nel 2015, ci ha pensato il dinoccolato e geniale Pete Docter a ricordare al mondo intero che nello studio del fu di Steve Jobs, la creatività, la capacità di unire la profondità del messaggio all'accessibilità immediata del medesimo sono ancora di casa (tanto che il flop di Il Viaggio di Arlo è quasi passato inosservato). Inside Out, oltre alle ovazioni della stampa, è riuscito a generare un incasso pari a 856 milioni di dollari worldwide e pur se la sfida con l'altro pezzo forte, Minions, è stata persa di circa 300 milioni di dollari, va specificato che per la Pixar si è trattata di una scommessa vinta poiché non c'era alcun capitolo precedente a fare da apripista, nessun brand pre-esistente, ma solo la forza di un nome.

Un nome capace da solo a fornire le più valide ragioni per portare milioni e milioni di persone nelle sale cinematografiche.

Nei negozi dello stivale è finalmente arrivata l'edizione home video del film che viene proposta dalla Disney in Dvd, Blu-ray e edizione combo in steelbook e non contenente sia il BD 2D che quello 3D.

La divisione nazionale della major ci ha fornito proprio una copia con case metallico che si fa subito apprezzare esteticamente per la presenza in rilievo delle cinque emozioni, tanto sul fronte quanto sul retro. Sia il Disco Standard che quello Stereoscopico offrono sul fronte tecnico tutto quello che, lecitamente, un fruitore può e deve aspettarsi da un titolo d'animazione digitale made in Pixar. Presentato in aspect ratio 1.78:1 con codifica MVC MPEG-4 è una vera e propria cornucopia di colori, dettagli estremamente accurati, con l'aggiunta di un'ottima gestione della profondità per quel che concerne il 3D (anche se Inside Out è uno di quei film in cui l'aggiunta del 3D è praticamente superflua visto che è perfetto così com'è).

La traccia audio italiana arriva in DTS-Digital Surround 5.1 ed è godibile almeno quanto il comparto visivo, con una direzionalità millimetrica, un missaggio esemplare e dialoghi sempre perfettamente chiari. Chiaramente, se ne avete la possibilità, v'invitiamo a testare il fragoroso DTS-HDMA 7.1 in inglese.

Gli extra sono tutti contenuti nel disco 2D, con l'eccezione di Lava, presente in entrambi i supporti.

Ecco l'elenco completo:

  • Lava

  • Cortometraggio Inedito "Il Primo Appuntamento di Riley"

  • Commento Audio di Pete Docter e del co-regista Ronnie del Carmen, cui si aggiungono via via Bill Hader e il direttore della fotografia Patrick Lin

  • Percorsi per la Pixar: le donne di Inside Out. Una serie d'interviste dedicate alle voci femminili del film.

  • Miscuglio di Emozioni. Un breve sguardo alle emozioni che sono state rimosse dalla versione definitiva della pellicola

A seguire riproponiamo la nostra intervista on Pete Docter realizzata al junket romano del film.

Questa la sinossi ufficiale:

Da un suggestivo volo in mongolfiera sopra le nuvole a una metropoli popolata da mostri, il regista premio Oscar® Pete Docter (Monsters & Co., Up) ha condotto il grande pubblico nei luoghi più strani e fantasiosi. Ma ora, nel nuovo film Disney•Pixar Inside Out, ci porterà nel posto più straordinario di tutti: la mente umana.

Crescere può essere faticoso e così succede anche a Riley, che viene sradicata dalla sua vita nel Midwest per seguire il padre, trasferito per lavoro a San Francisco. Come tutti noi Riley è guidata dalle sue emozioni: Gioia, Paura, Rabbia, Disgusto e Tristezza. Le emozioni vivono nel centro di controllo che si trova all’interno della sua mente e da lì la guidano nella sua vita quotidiana. Mentre Riley e le sue emozioni cercano di adattarsi alla nuova vita a San Francisco, il centro di controllo è in subbuglio. Gioia, l’emozione principale di Riley, cerca di vedere il lato positivo delle cose ma le altre emozioni non sono d’accordo su come affrontare la vita in una nuova città, in una nuova casa e in una nuova scuola.

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