Insecto, la recensione
Abbiamo recensito per voi Insecto, graphic novel di Maria Llovet pubblicata da Edizioni BD
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
Di come le barriere della morale vengano abbattute, la vacuità smascherata e il perbenismo preso a calci nelle palle viene narrato nella disarmante graphic novel di Maria Llovet intitolata Insecto.
Il sesso è la colonna portante che tutto regge in Insecto. Partendo da piccoli giochi “plausibili”, vista l’età (spiare la sorella mentre suona o che si prepara per andare a una festa), arriviamo a rapporti impuri che sono una risposta forte allo schifo a cui sono chiamati a sopportare. La giovane autrice spagnola, classe '82, lancia il suo caustico attacco contro la società contemporanea costruita sull’apparire e il trasmettere di sé e della propria famiglia, un’immagine sicura e vincente.
Intenso e perverso, Insecto scorre denso di passione e carnalità, componente quest’ultima che gioca un ruolo centrale nello sviluppo della storia e che influenza lo storytelling della Llovet. Lo stile grafico fortemente debitore della scuola orientale riesce a trasmettere la voluttuosità dei protagonisti grazie al ricorso di pose lascive e una costruzione della tavola originale. Intere sequenze mute diventano eloquenti con un sapiente gioco di inquadrature e primi piani espressivi e carichi di sensualità.
L’arte deve creare oltraggio, spingere il fruitore a porsi delle domande, stimolare la sua immaginazione e ottenere una reazione. Disgusto o approvazione, poco importa: Insecto conferma le indubbie capacità della sua autrice e obbliga a prendere una posizione.