Injustice 2 - Legendary Edition, la perfetta riedizione di un gioco già quasi perfetto - Recensione
NetherRealm Studios regala ai fan l’edizione definitiva del suo capolavoro: la recensione di Injustice 2: Legendary Edition
Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".
Il capitolo originale, lo ricordiamo, ha dato vita ad una saga a sé stante, sviluppatasi poi nel mondo dei comic, ambientata in un universo alternativo in cui Superman instaura una dittatura, dopo aver ucciso Lois e il figlio non ancora nato, a causa del gas allucinogeno di Joker. Nel primo capitolo, abbiamo condotto Batman e la sua resistenza al rovesciamento del regime, in una lotta fatta di capovolgimenti di fronti e qualche inaspettato colpo di scena.
Il sequel, come visto tempo addietro, prosegue sulla stessa scia, facendo della modalità storia una delle principali attrattive della produzione. Con la minaccia di Brainiac, storico villain della DC, a contrastare la lenta ricostruzione del pianeta Terra, Batman e i suoi si vedono costretti a chiedere l’aiuto del kryptoniano imprigionato, in un operazione di salvataggio che potrebbe concedere a Superman la possibilità di redimersi.
Le basi della lotta, del resto, vanno ricercate in Mortal Kombat X, inestinguibile fonte d’ispirazione per il team statunitense, le cui meccaniche sono state riprese e riproposte, a grandi linee, anche nella serie di Injustice.
Nello specifico, rispetto ai più illustri congeneri, le battaglie di Batman e supereroistica compagnia bella sono caratterizzate da tempi di gestione delle mosse relativamente prolungati, dalla dose massiccia di juggling e dall’interazione con lo scenario che permette persino rocamboleschi e spettacolari cambi di location.
La Legendary Edition, in questo senso, non apporta alcuna modifica, riproponendo, immutato, il gameplay tattico al punto giusto, tanto da stuzzicare i videogiocatori smaliziati, ma al tempo stesso permissivo e mai troppo intricato, ideale per chi è alle prime armi.
Da questo punto di vista, risulta provvidenziale l’introduzione di un’ulteriore modalità allenamento, unica novità di quest’edizione per quanto riguarda le opzioni del menù, che guiderà passo dopo passo all’apprendimento di ogni mossa del personaggio selezionato.
Per il resto, torna il Multiverso, che propone una serie di stage in cui bisognerà fare i conti con tutta una serie di bonus e malus, e il multiplayer, perfetto in locale, assuefacente online grazie ad un netcode granitico.
Al di là dell’innalzamento del level cup per ogni lottatore, oltre che l’introduzione di nuovi capi d’abbigliamento e item, con cui personalizzare aspetto estetico e le statistiche dei supereroi, la vera novità di questa edizione riguarda ovviamente l’inclusione di tutti i personaggi rilasciati nel corso dei mesi tramite DLC. Starfire, potente guerriera dei Teen Titans; Cappuccio Rosso, controverso alleato di Batman; Darkseid, tra i villain più potenti dell’universo DC; Atomo, capace di rimpicciolirsi a piacimento grazie alla sua cintura; Black Manta, storica nemesi di Aquaman; ma anche Hellboy, che non ha certo bisogno di presentazioni; Leonardo, membro delle Tartarughe Ninja; Sub-Zero e Raiden, direttamente da Mortal Kombat, sono le new entry che ampliano ulteriormente il già esteso elenco di lottatori disponibili nel picchiaduro.
[caption id="attachment_183888" align="aligncenter" width="1000"] Grazie al Multiverso sbloccherete un gran numero di skin, molte delle quali strizzano l’occhiolino alle diverse versioni fumettistiche dei personaggi.[/caption]
Graficamente sublime, dal gameplay adatto a qualsiasi palato e trasbordante dal punto di vista contenutistico, Injustice 2 - Legendary Edition è un titolo fondamentalmente irrinunciabile per gli amanti del genere, ma anche per i tanti fan dei personaggi della DC. Le aggiunte di questa edizione sono diverse, ma da sole non giustificano un secondo acquisto, se già vi siete accaparrati il titolo all’epoca della release originaria. Al contrario, è l’occasione perfetta per recuperarlo in una veste ancora più convincente e maestosa.