Inedito, la recensione

Inedito è solo il primo capitolo di una nuova stagione della vita editoriale delle opere di Guido Crepax: la voglia di riscoprirlo partendo dalla fine

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


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In occasione della scorsa Lucca Comics & Games, Edizioni BD, in collaborazione con Archivio Crepax, ha prodotto questa chicca, dal titolo essenziale ed allusivo: Inedito. I figli dell'autore, rappresentanti della fondazione creata per la tutela del patrimonio di immagini e contenuti del padre, hanno riordinato e raccolto illustrazioni e tavole mai pubblicate, appartenenti alla fine degli anni '80, '90 e soprattutto all'ultimo periodo di attività di questo straordinario artista, in cui era gravato dalla malattia che lo avrebbe vinto definitivamente nel 2003.

Apre l'albo Il sogno della moda del 1988, uno splendido viaggio visionario ed erudito, dove nella ricostruzione fedele degli abiti e la riproduzione dei volti che appaiono rocambolescamente tra le pagine, si riconoscono grandi firme come Krizia, Versace, Ferrè, Trussardi.

Ne L'amico conosciuto, dell'anno successivo, è ancora con un elegante e delicato utilizzo del colore che Guido Crepax celebra il compleanno della sua Valentina Rosselli, che in omaggio alla moglie Luisa, a cui si era ispirato per realizzarla (insieme all'omonima star del cinema muto Louise Brooks), aveva fatto nascere il giorno di Natale.

Scambio imprevisto è invece un puro bianco e nero. Uscito su Quel fantastico treno: fumetti d'autore sulla ferrovia (1992), edito da Adn Kronos per Ferrovie dello Stato, è una trama semplice e ingegnosa su infedeltà e tranelli mortali, che scandalizzarono l'allora Prescindente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro.

Come leggiamo nella prefazione, Inedito è solo "il primo capitolo di una nuova stagione della vita editoriale delle opere di Guido Crepax […] per stimolare una voglia di riscoprirlo, partendo dalla fine." Si procede cronologicamente lungo il volume, cogliendo la difficoltà crescente del maestro nel proprio lavoro a cui tuttavia si è dato senza risparmio fino a quando gli è stato fisicamente possibile.

In Valentina: Il re e la regina (1998) e Valentina: Storie incrociate (1999) il tratto si fa più rigido, essenziale, ma l'estro e la creatività restano intatte anche se meno legate a una logica sequenziale.

La seconda metà del brossurato appartiene al 2000 ed è dedicato alla sua passione e al suo amore per la letteratura. Sono omaggi a classici come Madame Bovary di Gustave Flaubert, Il giocatore di Fedor Dostoevskij, Il castello di Franz Kafka, Il piacere di Gabriele D'Annunzio (2001/2002), in cui emerge evidente il dolore fisico e spirituale nell'incompletezza dei testi e delle immagini.

Chiude il libro Doppio sogno di Arthur Schnitzler. Sono disegni preparatori, risalenti al 2000. Tradiscono la debolezza e la difficoltà di un uomo provato dal suo malessere ma il suo spirito indomabile e geniale continuamente fa capolino e nell'ultima pagina è capace di una poesia e di una bellezza traboccanti.

Inedito è in qualche modo un testamento, come scrive Davide Toffolo nella postfazione: “ci sono stampati frammenti del suo immaginario […] che è diventato collettivo”. Mai era successo che un fumetto d'autore, intellettuale e raffinato come quello di Crepax, potesse trasformarsi in un fenomeno popolare. Il suo pennino ci ha spiazzato, provocato, inebriato, eccitato, commosso, insegnato, maturato.

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