Independence Day: Rigenerazione in 4K Ultra HD, la recensione

Independence Day – Resurgence in 4K UltraHD al banco di prova. Il supporto segna un passo avanti rispetto al trasferimento standard in Blu-Ray

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Era l’estate scorsa. Independence Day: Rigenerazione, l’atteso sequel firmato Roland Emmerich dell’alien sci-fi cult Independence Day (potete leggere la nostra recensione qui), approdava nei cinema italiani con un evidente ritardo. Mentre i primi fan affollavano le sale, circolavano già in rete delle copie pirata in alta definizione. Probabile che fossero state estratte da un supporto Blu-ray già commercializzato oltreoceano. Ma c’è di più. Dopo pochi mesi arrivò in rete una copia del Blu-ray Disc avente tra gli idiomi anche l’italiano, confezionato nel classico DTS lossy 5.1 a cui ci ha abituato 20th Century Fox. La copia era autentica.

Oggi ne analizziamo il fratello minore: il trasferimento in 4K UltraHD, un esemplare che per svariate ragioni (protezione anticopia congeniale) non è replicabile dalla pirateria informatica.
Independence Day: Rigenerazione in UHD beneficia del formato Redcode RAW registrato dalle ottime cineprese RED. Il tutto è stato finalizzato in un master 4K tramite DI, utilizzato sia per la distribuzione cinematografica che per il supporto ottico qui in test.

Rispetto alla visione in Full HD il dettaglio miglioria nei carnali, nel vestiario e nei fondali. L’ampia gamma cromatica dell’HDR illumina le zone ombra mettendo allo scoperto una serie di finezze che nel Blu-ray classico si erano perse tra i grigi.

Nel passaggio al 4K a risentirne maggiormente è il bilanciamento del contrasto: talvolta i bianchi intensi appiattiscono le profondità del quadro e il profilo degli attori appare più fittizio, come se il background fosse un enorme green screen... Come di fatto verrà svelato nei contenuti speciali.

I rigoristi del nero più profondo obietteranno che la bassa gamma protende più al grigio che agli infiniti abissi spaziali. E non avrebbero torto. Le texture appaiono più sensibili e curate nelle penombre. Il gap che intercorre tra grigio e nero è sbilanciato verso il primo colore. A meno che siate equipaggiati di un pannello OLED.

Independence Day: Rigenerazione vanta nel comparto audio una traccia inglese in Dolby Atmos, il mix surround ad oggetti  comunque ascoltabile anche in qualità lossless grazie al codec Dolby True HD. Va detto che il mix presente sul supporto BD standard si ferma ad un eccellente DTS-HD Master 7.1 a 24 bit.

Come preannunciato sopra, l’idioma italiano è vestito nel classico DTS 5.1 lossy tutt’altro che performante. Le esplosioni che l’Atmos veicola nell’ambiente retrostante lo spettatore non vengono riprodotte in italiano né con la stessa enfasi né con la stessa precisione. Idem per i panning laterali. I dialoghi anglofoni arrivano cristallini mentre il nostro doppiaggio, di per sé poco ispirato già alla fonte, suona compresso e imbrigliato.

Decisamente più robusta la proposta extra dove la featurette di 55 minuti Un Altro Giorno la fa da padrone. Si tratta di uno speciale sintetico e dal montaggio serrato che si inoltra nei dietro le quinte tra frammenti di interviste e curiosi sguardi alla produzione. Seguono le scene eliminate – alcune di queste con una CGI non ultimata – e il commento audio del regista.

CONTENUTI SPECIALI

Edizione 4K

  • Commento audio del regista

Edizione Blu-ray

  • Commento audio del regista

  • Un altro giorno – creare Independence Day: Rigenerazione

  • Scene tagliate

  • La guerra del 1996

  • It’s early ABQ!

  • Sequenza di gag

  • Arte concettuale

  • Trailer cinematografici e spot tv

Il materiale video inedito indubbiamente estende l’intrattenimento post film. Siamo ben lontani da quelle featurette che hanno fatto da scuola agli appassionati filmaker (gli extra di Jurassic Park, Pacific Rim, Lo Hobbit Extended), ciò nonostante godono di un buon confezionamento. E le gag divertenti si sprecano. Specialmente quelle del chiacchierone Jeff Goldblum.

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