Incursion, la recensione
Incursion è un progetto che ruba l'occhio ma non riesce a smarcarsi da quanto già visto sul Guerriero Eterno
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
Il nostro pianeta è finito nel mirino di Imperatrix Virago, sovrana aliena alla costante ricerca di nuovi mondi per alimentare la sua energia. Tocca al Campione della Terra, l’immortale Gilad Anni-Padda, difendere la vita della Geomante Tama e sventare l’ennesima minaccia giunta dallo spazio remoto. La storia di questa cruenta battaglia è narrata nella miniserie Incursion, scritta da Andy Diggle e Alex Paknadel per i disegni di Doug Braithwaite.
Se non vi siete mai imbattuti in uno dei volumi dedicati al Guerriero Eterno, preparatevi a un’esperienza coinvolgente in cui verrete travolti da tante emozioni: dall’esaltazione per le vittorie allo sconforto di fronte alle scelte difficili che il protagonista dovrà prendere. L'inserimento di due figure fanciullesche come Tama e Syntilla, inoltre, non fa che accrescere il carico di suggestioni.
Tra qualche cambiamento di status quo e domande che troveranno una risposta in un futuro prossimo, si consuma dunque una vicenda perfettamente fruibile da chi non conosce il cosmo narrativo della Valiant ma che poco aggiunge alla mitologia delle figure coinvolte. È chiaro che Diggle e Paknadel abbiano preferito andare sul sicuro, e così il loro Incursion, pur presentandosi nei migliori dei modi, non corre alcun rischio.
In linea con quanto ammirato negli ultimi anni, e dunque di grande impatto, è il lavoro di Braithwaite al tavolo da disegno: il suo stile realistico - impeccabile nel tratteggiare gli affascinanti scenari esotici quanto le intense sequenze d'azione - conferisce una maggior profondità alla vicenda e finisce per essere il valore aggiunto di questo fumetto.
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