Incursion, la recensione

Incursion è un progetto che ruba l'occhio ma non riesce a smarcarsi da quanto già visto sul Guerriero Eterno

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Incursion #1, anteprima 01

Il nostro pianeta è finito nel mirino di Imperatrix Virago, sovrana aliena alla costante ricerca di nuovi mondi per alimentare la sua energia. Tocca al Campione della Terra, l’immortale Gilad Anni-Padda, difendere la vita della Geomante Tama e sventare l’ennesima minaccia giunta dallo spazio remoto. La storia di questa cruenta battaglia è narrata nella miniserie Incursion, scritta da Andy Diggle e Alex Paknadel per i disegni di Doug Braithwaite.

Dietro alla bella copertina firmata dall’artista britannico, il brossurato edito da Star Comics propone un'avventura che coglie la vera essenza della natura di Gilad. Diggle e Paknadel imbastiscono un progetto che riesce a mescolare l’epica che da sempre ne contraddistingue le storie ed elementi fantascientifici ed esoterici, dando vita a un intrigante ibrido. A questo solido impianto narrativo, il tandem di sceneggiatori aggiunge una massiccia dose di drammaticità, a rendere la lettura ancora più intensa.

Se non vi siete mai imbattuti in uno dei volumi dedicati al Guerriero Eterno, preparatevi a un’esperienza coinvolgente in cui verrete travolti da tante emozioni: dall’esaltazione per le vittorie allo sconforto di fronte alle scelte difficili che il protagonista dovrà prendere. L'inserimento di due figure fanciullesche come Tama e Syntilla, inoltre, non fa che accrescere il carico di suggestioni.

"Incursion, pur presentandosi nei migliori dei modi, non corre alcun rischio."Di contro, se avete avuto il piacere di seguire le precedenti avventure del protagonista – in particolare La Furia di Eternal Warrior – potrebbe sembrarvi che questo volume non si discosti poi molto da quanto già visto in passato. Nella sua linearità, la miniserie tiene sì incollati alle pagine con il suo carico di azione e colpi di scena, ma una volta giunti all'epilogo la sensazione è quella di aver assistito a un more of the same.

Tra qualche cambiamento di status quo e domande che troveranno una risposta in un futuro prossimo, si consuma dunque una vicenda perfettamente fruibile da chi non conosce il cosmo narrativo della Valiant ma che poco aggiunge alla mitologia delle figure coinvolte. È chiaro che Diggle e Paknadel abbiano preferito andare sul sicuro, e così il loro Incursion, pur presentandosi nei migliori dei modi, non corre alcun rischio.

In linea con quanto ammirato negli ultimi anni, e dunque di grande impatto, è il lavoro di Braithwaite al tavolo da disegno: il suo stile realistico - impeccabile nel tratteggiare gli affascinanti scenari esotici quanto le intense sequenze d'azione - conferisce una maggior profondità alla vicenda e finisce per essere il valore aggiunto di questo fumetto.

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