Incendi estivi, la recensione
Abbiamo recensito per voi Incendi estivi, la nuova graphic novel di Giulia Sagramola edita da BAO Publishing
Rachele è una giovane diciottenne come tanti, alle prese con quelli che, a quell'età, sembrano problemi esistenziali e apparentemente insormontabili: dal dover prendere la patente, al trovare l'amore, al capire qual è il proprio posto nel mondo e come conseguentemente impostare il proprio percorso di vita. Rachele ha una sorella, Sabrina, più piccola di lei di un paio d'anni: apparentemente, la figlia minore appare notevolmente più "emancipata" della maggiore, ma ben presto si svelerà che questa sicurezza non è altro che un velo delicato che prova a nascondere insicurezze e vuoti affettivi. A Rachele piace Stefano, un ragazzo timido e impacciato, il quale dovrà fare chiarezza sulla natura dei suoi sentimenti verso la ragazza, a se stesso in primis. In tutto questo, c'è un'estate bollente, quella stagione che tutti aspettano perché sta a significare "niente scuola", che poi quando arriva annoia anche un po' quando non si sa bene che fare, e che poi ancora, quando sta volgendo al termine, inizia già a mancare, in attesa (apparentemente infinita) di quella dell'anno venturo. A rendere ancora più calda l'atmosfera, sia climatica che emotiva, ci penserà la comparsa di ripetuti incendi nelle foreste che circondano la cittadina nella quale i protagonisti si muovono: questo diverrà un vero e proprio mistero che i personaggi proveranno a risolvere, e anche espediente narrativo per diverse svolte del racconto.
La storia presentata in questo volume, dal contenuto (più che) probabilmente autobiografico, è quella di una ragazza come tante, cresciuta a cavallo tra gli anni '90 e il primo decennio del XXI secolo. Ed è proprio in questa precisa caratterizzazione che risiede la forza di questo racconto, che presenta personaggi a tutto tondo, davvero realistici nel loro sviluppo: sarà molto facile empatizzare con i sentimenti di Rachele, o di Sabrina, o persino di Stefano. Incendi estivi è uno spaccato di vita vissuta, di quelle situazioni, piacevoli e non, nelle quali tutti noi, bene o male, ci siamo trovati a crescere: sogni spezzati, disillusione, speranze, aspettative, sesso, musica, feste, tedium vitae, e chi più ne ha più ne metta. Il racconto, che copre un arco temporale di quattro mesi, scorre rapido e fluido, grazie a uno storytelling essenziale e ben congegnato, con un giusto equilibrio tra parole e azione.
Una curiosità sotto il profilo cromatico: l'intero fumetto è caratterizzato dall'utilizzo della bicromia, la quale però assume quattro diverse connotazioni nel corso della storia, una per ognuno dei mesi entro i quali questa si svolge.
In conclusione, Incendi estivi è il fumetto giusto per tutti coloro che conservano un'anima malinconica in un mondo che sembra andare sempre un po' più veloce di loro, per chi ama guardare al proprio passato e ai propri (agro)dolci ricordi, per ricordare di quando le cose erano probabilmente più facili, anche se così non sembrava, allora.