Imperium vol. 4: La Tempesta, la recensione
Abbiamo recensito per voi il quarto volume di Imperium, La Tempesta, realizzato da Joshua Dysart e Khari Evans
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
Da quando Harada ha deciso di rompere gli indugi e uscire allo scoperto, dapprima ha prima creato un suo Stato, la Zona della Fondazione, andando a occupare parte del territorio nazionale del Congo; in seguito ha fatto sua la portaerei U.S.S. Bush, riconvertita a base mobile personale; e ora sta ultimando l’ascensore spaziale, elemento chiave del suo progetto. Le potenze mondiali sono chiaramente poco propense ad accettare la crescita di una nazione che, giorno dopo giorno, acquista sempre maggiore credito e raduna un numero crescente di proseliti votati alla causa di Harada.
L'azione frenetica e incalzante, intervallata da schegge di passato che approfondiscono il rapporto tra Amanda e Toyo, fa sì che il pathos cresca vertiginosamente per poi esplodere nell’ultimo, vibrante capitolo. La lettura scorre veloce e i continui stacchi narrativi, che permettono di seguire le vicissitudini dell'ampio cast, vengono utilizzati con maestria, così da mantenere alta la tensione per tutta la durata dello storyarc.
I disegni di La Tempesta sono affidati a Khari Evans, coadiuvato ai colori da Ulises Arreola. Lo storytelling è lineare e mantiene una compostezza formale anche nei momenti più concitati tramite l’utilizzo di una griglia dinamica ma regolare. Lo stile ipercinetico di Evans si adatta perfettamente alla storia d'azione concepita da Dysart; quello che latita, e che non rende memorabile questa prova dell'artista, è la poca volontà di osare presentando soluzioni originali e dal maggior impatto visivo, come quelle viste nei volumi precedenti di Imperium.
Molti interrogativi vengono lasciati aperti, in attesa del prosieguo delle avventure di Toyo Harada e della sua Fondazione, ma il giudizio finale di La Tempesta è sicuramente buono: un prodotto che convince e mantiene alta la qualità della serie.