Immortals of Aveum, la recensione

Immortals of Aveum è un'opera che mescola un'avvincente esplorazione di un mondo magico con scontri a base di potenti incantesimi

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Travolti dalla bellezza di Baldur’s Gate III e in trepida attesa di Starfield, in queste settimane c’è il rischio di perdersi piccole perle del calibro di Immortals of Aveum. Per chi non lo sapesse, stiamo parlando dell’opera prima di Ascendant Studios, realtà fondata nel 2018 da Bret Robbins, director del primo, celeberrimo, Dead Space. Un’opera che sembra essere andata a ripetizioni dal relativamente recente reboot di Doom, per poi aggiungerci un comparto narrativo di prim’ordine e un’affascinante contesto fantasy. 

È un vero peccato che, schiacciati dalla miriade di titoli di questi mesi, si finisca per trascurare giochi come questo. Perché è innegabile: i ragazzi di Ascendant Studios non sono certo sviluppatori che meritano di essere trascurati. Anzi. Dopo aver vissuto la recente avventura di Jak non vediamo l’ora di scoprire quale sarà il futuro del team, ma ci auguriamo che possano continuare sulla scia tracciata proprio con questo Immortals of Aveum.

Siete curiosi di scoprire se vale la pena o meno tuffarsi nella Sempiguerra per salvare il mondo di Aveum? Se avete risposto di sì, afferrate il vostro bracciale magico e venite con noi alla scoperta di questa nuova chicca prodotta da Electronic Arts.

UNA GUERRA ETERNA

Jak è uno scavezzacollo che vive nella città di Lucium insieme alla sua amica Luna e a un gruppo di orfani. I ragazzi vivono alla giornata, sfruttando le loro semplici doti magiche per compiere piccoli furti e sbarcare il lunario. Quando la cittadina viene attaccata dall’esercito di Rasharn, capeggiato dal malvagio Sandrakk, la vita di Jak cambia per sempre. In seguito a un tragico avvenimento, il nostro protagonista decide infatti di unirsi alla potente maga Kirkan per combattere la Sempiguerra, un conflitto che sembra non avere mai fine. Lo scopo? Diventare un Immortale (classe d’élite dell’esercito) e uccidere il malvagio stregone nemico.

Questo è solamente l’incipit di una storia che, sinceramente, ci ha stupito più di quanto potessimo mai aspettarci. Alcuni colpi di scena possono risultare scontati, ma la verità è che il team americano è riuscito a dar vita a una trama avvincente, dal ritmo solido e dal sapore tipico di un blockbuster cinematografico. O di quello che dovrebbero ambire a essere un blockbuster cinematografico. Jak è un protagonista carismatico ed è impossibile non affezionarsi al suo modo di fare. Discorso simile per tutti i comprimari che incontreremo nel corso dell’avventura, che risultano ben caratterizzati e capaci di rimanere in mente al giocatore anche una volta chiusa l’applicazione. Merito soprattutto di dialoghi spesso brillanti e in grado di mantenere sempre alta l’attenzione del giocatore. 

Non c'è tempo da perdere in Immortals of Aveum. Nonostante la campagna duri all’incirca sulle venti ore, il ritmo è quasi sempre sostenuto, dando vita a un prodotto fortemente incentrato sulla narrativa. Il tutto, come scopriremo tra poco, senza però dimenticare l’importanza di un buon gameplay.

DOOM, MA CON LA MAGIA

Una volta entrato nel vivo del gioco, Immortals of Aveum ci riempie di informazioni da apprendere in fretta. Non che questo sia un problema, ma è interessante notare come le prime quattro ore di gioco si passino ad apprendere le basi di un gameplay che, ora dopo ora, diventa sempre più complesso. Ecco che quindi cominciamo a comprendere i poteri da Triarca di Jak, che gli permettono di utilizzare le tre tipologie di magie presenti su Aveum. La magia blu, dedicata a colpi dalla media potenza, ma capaci di colpire a distanza. La magia rossa, estremamente potente, ma utile soprattutto a corto raggio. E, infine, la magia verde, rapida come il vento, ma meno forte delle altre due.

Ognuna di queste tre forze può essere confluita in modo differente dai sigilli che il nostro protagonista porta al braccio. Sigilli che possono variare la cadenza di fuoco e la tipologia di attacco, trasformando, per esempio, una raffica di incantesimi rossi dal ritmo di un fucile a pompa in un singolo colpo potente in pieno stile lanciagranate. Ognuno di questi sigilli è potenziabile presso determinate stazioni di upgrade, garantendo anche quindi un buon sistema di crescita del personaggio. Sconfiggendo i nemici ed esplorando il mondo di gioco Jak può inoltre salire di livello. Questo gli permette di diventare più forte e di imparare potenti mosse finali note come Furie, perfette per tenere testa a grandi squadroni di avversari. 

Nel corso dell’avventura entreremo in possesso anche di oggetti utili in combattimento. Oggetti come una potente frusta in grado di attirare i nemici in pieno stile Bulletstorm, una boccetta in grado di rallentare le creature metalliche e un amuleto che permette di rispedire al mittente gli incantesimi avversari. Il tutto senza dimenticarsi della possibilità di attivare uno scudo magico, di scattare a destra e a sinistra quando si vuole e di effettuare un doppio salto, con tanto di planata. Insomma: il combat system di Immortals of Aveum è tanto vario quanto divertente, soprattutto perché il giocatore si trova invogliato a cambiare approccio durante gli scontri grazie alla grande varietà di nemici presenti. Nemici che rendono ogni battaglia un tripudio di effetti speciali, costringendo l'utente a non fermarsi neanche per un secondo. Pena: una morte rapida e (per Jak) sicuramente dolorosa.

UN MONDO DA ESPLORARE

I dev hanno inoltre pensato di permettere ai giocatori di esplorare il meraviglioso mondo di Aveum. Ecco che sono stati quindi inseriti degli enigmi ambientali, degli scrigni del tesoro da recuperare e, più in generale, diverse situazioni da affrontare sfruttando le proprie capacità nel platforming. Incredibile a dirsi, ma Immortals of Aveum esce a testa alta anche sotto questo elemento, risultando piacevole da navigare e invogliandoci a esplorare ogni singolo anfratto di gioco. Il tutto risulta anche più comodo dall’assenza di un reale open world, sostituito in questo caso da mappe di media grandezza, alle quali accedere attraverso comodi portali di teletrasporto.

Come se non bastasse, i ragazzi di Ascendant Studios hanno pensato di inserire anche delle sfide da superare sparse per la mappa. Sfide che permettono a Jak di incrementare la propria barra della vita, la barra delle Furie o altri elementi legati alle abilità e agli oggetti che troveremo nel corso della nostra avventura. Come avrete ormai capito, di certo non ci si annoia ad Aveum.

PURA FORZA BRUTA

Non lo nascondiamo: Immortals of Aveum ci ha sinceramente sorpresi anche dal punto di vista tecnico. Nato su Unreal Engine 4 e convertito poi nella quinta iterazione del motore grafico, il titolo prodotto da Electronic Arts lascia semplicemente a bocca aperta. Volti, animazioni e particellari appaiono sensazionali, dando vita a un’esplosione di colori a 60 FPS che raramente abbiamo visto prima d’ora. Ci è parso strano, però, che pur utilizzando un PC di fascia alta il gioco soffra di sporadici cali di frame e di qualche problema di ottimizzazione. Nulla di davvero preoccupante e in grado di danneggiare l’esperienza di gioco. Appare evidente, però, che il titolo necessiti ancora di essere limato dalle patch in uscita prossimamente.

Un plauso enorme, invece, al comparto sonoro. L’epica soundtrack del gioco ci ha estasiato in più punti, valorizzando gli scontri più cinematografici e accompagnandoci durante le sezioni più esplorative con brani più leggeri e “scanzonati”. Il doppiaggio in italiano, invece, è migliore della maggior parte dei prodotti videoludici presenti sul mercato. Ogni doppiatore scelto non solo è molto capace, ma è anche perfettamente incollato al proprio personaggio. Il risultato è un’opera a tratti cinematografica, che ci ha entusiasmato durante ogni dialogo.

Immortals of Aveum è sicuramente una delle sorprese di questa estate. Un titolo divertente, appagante e viscerale, migliore della somma delle sue parti. Se siete alla ricerca di un’opera fantasy dalla narrativa consistente, dal gameplay dinamico e dalla buona longevità, allora il primo gioco sviluppato da Ascendant Studios è esattamente quello che state cercando. Non fate l’errore di sottovalutarlo perché potreste pentirvene. Se proprio siete presi da altri titoli, il nostro consiglio è quello di mettere le avventure di Jak nella vostra wishlist per recuperarle poi in futuro. Siamo rimasti sinceramente stupiti dal risultato ottenuto dal team americano. Team che non vediamo l’ora di vedere all’opera su un nuovo progetto, magari sempre legato all’interessante mondo magico di Aveum. 

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