Il viaggio leggendario, la recensione

Primo film della coppia di youtuber Dinsieme, Il viaggio leggendario ricalca in pieno il modello dei Me contro Te

Critico e giornalista cinematografico


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La recensione di Il viaggio leggendario, il primo film dei Dinsieme, in sala dal 23 marzo

Con Leone Film Group e Medusa dietro alla produzione di Il viaggio leggendario i Dinsieme sembrano essere un passo più vicini al cinema inteso in senso tradizionale rispetto a i Me contro Te. Giusto un passo, sia chiaro. La coppia di youtuber aderisce in pieno al modello di Luì e Sofì. Lo fa sia online, che nella maniera in cui veicola la propria immagine social (comprese le caricature kawaii), che infine nel film, un fantasy che parte nell’appartamento dei due, una storia piena di canzoni, droni, colori e luce naturale. A differenza dei Me contro Te come detto c’è una produzione molto più in linea con il cinema italiano a partire dagli attori (sia i comprimari, tutti volti noti, che Herbert Ballerina come villain comico) e poi dai registi (Alessio Liguori, al primo film industriale dopo diversi horror da esportazione).

Non che cambi troppo. La patina un filo più cinematografica (ma un filo proprio) dà ordine al disordine che sono questi film, cerca di trovare generi e strutture tradizionali a quelle che sono invece accozzaglie di dialoghi, spiegoni e momenti che vivono da sé. Cerca un carattere per i personaggi là dove di solito c’è solo una prestazione sopra le righe di qualche attore, e ovviamente cerca un percorso possibile che porti all’inevitabile morale finale, che invece in altri casi è semplicemente dichiarata e presentata. Non manca ovviamente la recitazione con enfasi teatrale, come se ci fosse un’attenzione difficilissima da catturare e i grandi gesti o le grandi intenzioni fossero in grado di farlo.

Nel complesso Il viaggio leggendario è un film più convenzionale e quindi digeribile, sebbene ancora lontano da un’idea seria di cinema per ragazzi, cioè un cinema che non li tratti come un pubblico speciale ma che si rivolga a loro come si fa con gli adulti, solo con storie e protagonisti che gli interessino. Lo stesso è molto difficile dire se questa forma più tradizionale sia un pregio o un difetto per un tipo di film che invece fa proprio della rottura delle forme abituali una delle sue armi di successo economico. Gli youtuber che sfondano al cinema hanno storie diverse da attori o sceneggiatori, arrivano con un proprio bagaglio di messa in scena maturato online seguendo altre regole e non è detto che conformarsi, fare le cose come si sono sempre fatte nei film, aderire a modelli vecchi e stabiliti, sia per forza la soluzione più efficace.

Per quanto non abbiamo mai visto nulla di realmente innovativo nei film dei Me contro Te, lo stesso l’impressione è che lì possa ancora esserci una speranza di vedere un’idea di film più selvaggia, magari ingenua, ma almeno personale. Qui invece abbiamo la versione in minore dei buoni film fantasy.

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