Il Tuo Ex Non Muore Mai, la recensione

Con un umorismo ben scritto, ruoli azzeccati per le interpreti e finalmente una buona azione Il Tuo Ex Non Muore Mai è una buona base da cui partire

Critico e giornalista cinematografico


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Non c’è bisogno alcuno di imbastire la più clamorosa delle storie o di tradurre in film la più grottesca delle realtà per animare una commedia con un retrogusto d’azione vero, senza per forza dipendere dai soliti archetipi maschili. Anche un film in tutto e per tutto usuale, la cui sinossi non si allontana per nulla dalla solita solfa come è Il Tuo Ex Non Muore Mai, se scritto bene, può fare la differenza e Susanne Fogel e David Iserson (non a caso provenienti dalla televisione) la fanno, creando quella che senza dubbio è la miglior action comedy al femminile che possiamo immaginare. Certo non è una gara troppo complicata ma il loro film a metà tra America ed Europa si pone subito come un punto di riferimento cui i futuri esperimenti dovrebbero tendere. Il tuo Ex Non Muore Mai, a parte spoilerare già nel titolo una parte della trama, mette due ragazze ordinarie in un grande complotto internazionale, costrette a fare le spie e scappare dalle spie (o allearcisi a seconda delle convenienze) per uscire vive dal casino in cui si sono infilate. L’ex ragazzo di una delle due poco dopo averle rivelato di essere una spia muore (o forse no?!?!) lasciandole una missione da compiere e dei nemici da cui fuggire, il tutto in Austria a migliaia di chilometri da casa.

Con un’azione credibile anche per gli standard del cinema d’azione e due protagoniste in gran forma Il Tuo Ex Non Muore Mai mostra di avere i muscoli, ma è la maniera in cui la sceneggiatura nasconde le punchlines delle sue battute, senza dargli mai importanza ma lasciandole cadere con nonchalance, senza l’enfasi della recitazione, dei primi piani e del montaggio fatto per dargli efficacia che sfruttano le peggiori commedie. Ne guadagna il divertimento, ma soprattutto il ritmo di un film che non deve usare le battute per nascondere l’assenza di una trama o l’inconsistenza dei personaggi, anzi può permettersi il suddetto mascheramento per dare più risalto allo sviluppo dei caratteri. E lo sviluppo dei caratteri ha, di nuovo, il fine di migliorare la commedia, creando personaggi le cui azioni sono sia comicamente prevedibili (perché impariamo a conoscere le loro ossessioni) che comicamente imprevedibili (perché prendono decisioni sceme e assurde).

Dando anche più di una spallata al sempreverde sottogenere statunitense del film “con inseguimenti e incidenti dentro stradine europee”, Il Tuo Ex Non Muore Mai crea una torta originale con ingredienti noti e abusati, riuscendo a fare il miglior uso visto fino a qui (al cinema) di Kate McKinnon, personalità palesemente ricca di livelli di espressione e possibilità comiche sfruttata sempre malissimo in film in cui le viene consentito di andare fuori dalla parte, di improvvisare rovinando il personaggio, invece che dare il meglio in un percorso predeterminato come avviene qui.

Alla fine questo film sfaccettato e intelligente ha una densità tale di ironia e livelli di lettura che nel mezzo della trama d’azione e degli inseguimenti, che contengono una battaglia sentimentale e tra i sessi, riesce ad infilare anche divertenti prese in giro agli europei.

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