Il truffacuori - la recensione

Un uomo per lavoro fa di tutto per distruggere le coppie. Prodotto francese gradevolissimo e molto divertente...

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Recensione a cura di ColinMckenzie

Titolo Il truffacuori
RegiaPascal Chaumeil
Cast
Romain Duris, Vanessa Paradis, Julie Ferrier, François Damiens, Helena Noguerra

Uscita11-02-2011 

Quando si parla di high concept movie, viene da pensare solo al cinema americano. Eppure, anche i francesi sono in grado di fornirci pellicole di questo tipo, facilmente esportabili in tutto il mondo grazie a un'idea di base particolarmente brillante e magari riadattabile nei vari Paesi, come avvenuto da noi per Benvenuti al sud.

Speriamo allora che anche il livello di professionalità tecnica mostrata dal cinema francese venga replicata dal suo corrispettivo italiano. E che si riesca a trovare un attore italiano al livello di Romain Duris. Magari noi italiani lo conosciamo meglio per dei ruoli drammatici (Tutti i battiti del mio cuore, che l'attore sembra citare ironicamente in una sequenza), ma il suo mix di verve comica e di fascino sbarazzino risulta irresistibile.

Senza fare miracoli, c'è un'attenzione molto interessante sul retroterra del protagonista. Ovvio che non si arriva a un acuto film psicologico, ma non si ha neanche l'impressione che tutto sia tirato via in maniera scialba.

Inoltre, non manca una bella squadra di contorno, che dà vita a una sorta di mission impossible stralunata. Ed è molto divertente la parodia di Dirty Dancing, sempre con un'attenzione ai tempi comici pressoché perfetta, mentre alcune sequenze sono talmente stralunate da rasentare i Farrelly dei bei tempi.

Certo, una volta scemato l'effetto dell'idea iniziale, assistiamo a un prodotto non originalissimo e dagli sviluppi abbastanza prevedibili, in cui sostanzialmente ci troviamo di fronte all'ennesima variante sul tema dello scapolo incallito che cambia radicalmente vita.

Un altro problema è Vanessa Paradis, che, senza provocare disastri, non riesce a calarsi bene nei panni della ricca futura sposa, sia perché non risulta particolarmente accattivante come interpretazione, sia per il suo fascino, non cosi entusiasmante.

Ma, in fin dei conti, anche qualche difettuccio qua e là non rovinano il piacere della visione. Forse, per creare una bella commedia sentimentale, bisogna partire dal distruggere le coppie. Magari è una bella metafora, che rende il film più coraggioso di quanto possa sembrare a prima vista...

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