Il teorema della crisi - The forecaster, la recensione
Documentario di indubbio fascino Il teorema della crisi pecca di eccessiva fiducia nei suoi protagonisti e si dimentica di raccontare, preferendo ammaliare
Le sue previsioni sono così accurate però che il governo non le ama, vuole l'algoritmo che ha messo a punto con dei matematici e visto che non può ottenerlo cerca di far crollare Armstrong incarcerandolo ingiustamente. Ma lui non crolla, per 7 lunghi anni rimane in galera senza parlare e poi per altri 5.
Il cuore di tutto rimane sempre il sopruso, la maniera in cui il governo ha vessato ed ha infranto regole per tenere in galera Armstrong, lo strapotere dei giudici e l'ingiustizia di un giudizio che non c'è mai stato. La maniera in cui viene esposta la storia è però quella della terribile disavventura che nessuno vuole raccontarvi.
Eppure non è possibile prescindere dal ruolo e dalle previsioni del protagonista. L'antagonismo del governo americano da solo dovrebbe bastare a testimoniarne la veridicità, lo stesso l'impressione è che qualcosa manchi. Come spesso accade l'accusa non ha voluto prendere parte al documentario, dunque non è possibile sentire l'altra campana, ma il difetto di The forecaster è proprio quello di fornire l'impressione che anche qualora questa campana ci fosse stata, il documentario avrebbe comunque continuato per la sua direzione, affascinare e non raccontare.