Il Sole A Mezzanotte - Midnight Sun, la recensione
Molto convenzionale e innocuo per quanto riguarda l'intreccio e il dramma, Il Sole A Mezzanotte è innovativo per il ruolo della sua protagonista
Ed è interessante che a farlo sia Bella Thorne, talento uscito fuori dalle serie tv per ragazzi come A Tutto Ritmo con una carriera da musicista che corre parallela a quella da attrice (non a caso qui interpreta una ragazza con una chitarra come migliore amica e il classico “grande talento”), cioè un’attrice che è tale dall’età di 6 anni, cresciuta assieme ad una parte del pubblico. Lei è Katie, ragazza affetta da una rara malattia della pelle per la quale non può assolutamente esporsi al sole e da sempre vive reclusa in casa (come la protagonista di Noi Siamo Tutto), solo di notte ogni tanto esce. In una di queste uscite incontrerà il ragazzo per il quale stravede da sempre a distanza, nascerà una storia ma lei non avrà il coraggio di confessargli il suo male incurabile e mortale.
Nel complesso Il Sole A Mezzanotte racconta un mondo femminile completamente diverso rispetto ai suoi omologhi anche di pochi anni fa in cui la ragazza ha tante dimensioni e aspetti diversi. Quello romantico, in cui l’altra persona oggetto delle attenzioni romantiche è sempre più marginale (non che prima fosse poi così centrale!); quello sessuale che non sente il peso delle prime volte (addirittura il primo bacio sarà dato senza enfasi); quello professionale con il grande sogno da realizzarsi. Forse anche per questo alla fine la commozione tragica non è poi così devastante. Il Sole A Mezzanotte è infatti da quel punto di vista molto ordinario e poco capace del colpo di reni utile a strappare le lacrime, non è davvero spietato nell’affondare la lama ma un po’ timido e si rifugia nelle solite convenzioni, senza trovare uno spunto originale su un canovaccio risaputo tramite cui fare davvero breccia.