Il regno di Ga'Hoole - La leggenda dei guardiani - La recensione
La storia di una famiglia di barbagianni e delle lotte tra guerrieri alati in cui sono coinvolti. Diversi problemi narrativi, ma alcune delle immagini più belle viste ultimamente...
TitoloIl regno di Ga' HooleRegiaZack SnyderVoci originaliAbbie Cornish, Anthony LaPaglia, Miriam Margolyes, Helen Mirren, Sam Neill, Barry Otto, Richard Roxburgh Uscita29-10-2010La scheda del film
Visivamente, è incredibile vedere l'atmosfera che si viene a creare, per cui anche le nuvolette di fumo sembrano prendere consistenza. E' vero che, molto probabilmente, questo film funzionerebbe bene anche in un semplice 2D, tanto il lavoro sui personaggi, le loro forme e i colori lo rendono un prodotto accattivante e atipico, ma questo è veramente uno dei pochissimi 3D che abbia un senso e che valga il sovraprezzo del biglietto.
Va anche detto che ci sono grandi differenze tra la prima e la seconda parte. Infatti, si inizia bene, con il racconto di una famiglia di gufi descritta in maniera particolarmente sensibile ed efficace (con tutto il rispetto per Zack Snyder, non è proprio la caratteristica per cui è diventato famoso). Inoltre, il regista riesce a creare un mondo assolutamente inquietante ed eccentrico, tutto il contrario di quello che dovrebbe essere un prodotto per famiglie, come una sorta de Il paese delle creature selvagge anche più spaventoso. E infatti il film non sta andando benissimo in America, cosa abbastanza normale considerando il coraggio di mostrare anche degli animali che muoiono (magari fuori campo, ma anche così fa il suo effetto). Inutile dire che nel nostro Paese, che adora i Panda ciccioni e gli animali simpatici di Madagascar, non mi aspetto grandi risultati.
Purtroppo, il secondo tempo presenta diversi problemi gravi. Intanto, la storia viene allungata all'inverosimile, con divagazioni ironiche poco divertenti e assolutamente fuori luogo, come se Snyder (o qualche produttore impaurito) a un certo punto abbia pensato di dover puntare anche al pubblico delle famiglie. D'altro canto, a forza di vedere ralenti, personaggi eccessivamente fanatici ed elmi di guerra, si ha l'impressione di assistere al sequel di 300 a cartoni (film che in questo caso fa sorridere come punto di riferimento, per una pellicola che avrebbe dovuto puntare a un'altra strada). Ed è inutile dire che nell'ultima mezz'ora la quantità di azione in scena è eccessiva, come se per forza tutto dovesse concludersi con battaglie infinite.
Insomma, Zack Snyder dimostra ancora una volta di fare un cinema commerciale più adulto della media. Si togliesse certi difetti ed eccessi, potrebbe diventare uno dei realizzatori più interessanti in circolazione. Per ora, possiamo accontentarci del piacere fornito ai nostri occhi, un po' meno quello avuto dalla storia...