Il Re Leone 3D - la recensione

Abbiamo visto in anteprima al Festival di Roma il Re Leone 3D: spettacolare sì, ma i dubbi sulle riconversioni in 3D restano...

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Se c’è un film della Disney degli anni ’90 capace di entrare senza problemi nel novero dei classici del grande studio di animazione è senza dubbio Il Re Leone.

La sua riproposizione in 3D, seppur spinta da ragioni commerciali (massimo risultato con uno sforzo economico piuttosto limitato: i quasi cento milioni di dollari di incasso negli States lo dimostrano), dall’altra offre senza dubbio un’ottima occasione al pubblico di vedersi o rivedersi sul grande schermo (rimasterizzato in digitale, non solo in 3D) un capolavoro che non risente degli anni e commuove ed emoziona come sempre. E non c’è niente da fare, certi film, visti al cinema, hanno tutto un altro sapore e non solo per la qualità dello schermo, ma per l’idea stessa che fa della proiezione collettiva uno strumento di aggregazione ed identificazione reciproca (“io e te, sconosciuto seduto tre file avanti a me, piangiamo, ridiamo e ricanticchiamo Hakuna Matata allo stesso modo”).

Ma bando alle ciance e arriviamo subito al dunque: il 3D aggiunge qualcosa a Il Re Leone? Sì in termini di spettacolarità, no se si parla di contenuti. E poiché si parla di un film bello non tanto per le immagini in sé, ma per ciò che comunica, pagare un biglietto maggiorato non è pienamente giustificato, a meno che, come detto, non si voglia semplicemente vedere Il Re Leone sul grande schermo.

Certo è che la regia di Roger Allers e Rob Minkoff già all’epoca giocò moltissimo sulle profondità di campo e certe sequenze, come alcuni inseguimenti o la bellissima scena della polvere che viene raccolta dallo “sciamano”, risultano sicuramente abbellite da questa rimasterizzazione tanto da fare pensare che già all’epoca si pensasse in 3D. Altri momenti, come il combattimento finale tra Simba e Scar, con tanto di ralenti, risultano invece invecchiate: non erano spettacolari allora, lo sono ancor meno così con un’enfatizzazione che ne mostra ancora più i difetti che i pregi.

Si va a momenti, il film lo si può vedere ogni tanto anche alzando gli occhiali dal naso senza perdere in termini di nitidezza dell’immagine (ci abbiamo provato più volte durante la proiezione). Il Re Leone tornerà al cinema in 3D dall'11 novembre. Che ognuno si cerchi la propria risposta davanti a lavori del genere: in questo caso, nonostante i possibili difetti e la sensazione di essere spremuti dalla logica dei soldi, è impossibile invitare all’astensione…

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