Il Ragazzo Invisibile 3, la recensione

Abbiamo recensito Il Ragazzo Invisibile 3, capitolo finale della miniserie Panini Comics che va a espandere l’universo del film di Gabriele Salvatores

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Con Il Ragazzo Invisibile 3 si chiude, sotto l'aspetto fumettistico, l'esperimento cross-mediale che ha visto due universi distinti (ma non sempre così diversi) unirsi per dar vita a un progetto ambizioso e praticamente inedito nel nostro Paese.

La storia a fumetti scritta da Diego Cajelli, valida e piacevole come racconto a sé stante, acquisisce ulteriore spessore se integrata con la trama del film omonimo di Gabriele Salvatores, ideata dagli sceneggiatori Alessandro FabbriLudovica Rampoldi e Stefano Sardo, andando così a creare un perfetto meccanismo di ingranaggi che lavorano in maniera sincrona, senza alcun intoppo narrativo.

In questo terzo numero della miniserie targata Panini Comics vengono confermate, e probabilmente anche elevate, tutte quelle potenzialità che avevamo intravisto sin dalla prima uscita (trovate le recensioni dei due numeri precedenti qui e qui).

Con l'ultimo capitolo di questa storia tutti i nodi rimasti in sospeso vengono proverbialmente al pettine: finalmente scopriamo come Andreij sia fuggito dalla Città degli Speciali, assieme al bambino avuto con la compagna Yelena, colui che successivamente prenderà il nome di Michele, il Ragazzo Invisibile protagonista del lungometraggio diretto dal regista premio Oscar. Allo stesso tempo, veniamo a conoscenza di quale sia stato l'infame destino della mamma biologica del piccolo, e della reale identità del villain di questa storia, quello che comanda la Divisione da dietro le quinte. Il finale dell'opera, inoltre, ci svela un importante twist narrativo che lascia la porta aperta a un potenziale sequel (che possa essere a fumetti e/o al cinema non ci è dato saperlo), come si confà a tutte le storie di pregio, che meritano di avere la possibilità di continuare a essere raccontate, qualora gli autori abbiano altro da dire.

Sotto il profilo della sceneggiatura, Cajelli si conferma abile nel saper tessere una tela assai complessa, specie perché questa deve necessariamente calzare come un abito fatto su misura attorno alla struttura della pellicola. La prova non deve essere stata delle più facili per lo scrittore, ma ora che abbiamo letto Il Ragazzo Invisibile nella sua interezza possiamo asserire con ragionevole certezza che la suddetta prova è stata superata con lode. Anche in questo terzo, e ultimo, capitolo il racconto conferma quelle qualità già evidenziate: scorrevolezza, ritmo costante e coerenza narrativa.

Come già detto in precedenza (ma non ci stancheremmo mai di ripeterlo), se sotto il profilo grafico si può disporre di un A-Team di tutto rispetto, composto da Giuseppe CamuncoliWerther Dell’Edera e Alessandro Vitti, qualsiasi sceneggiatore (e, di conseguenza, lettore) può dormire sonni tranquilli poiché circondato da ben tre guanciali di materiale pregiatissimo. I tre artisti, che il mercato del fumetto d'oltreoceano ha già da tempo assoldato, vanno a confezionare un'opera dal taglio visivo eterogeneo e di grandissima qualità: il tratto cupo è tagliente di Dell'Edera, si combina al meglio con quello morbido e regolare di Vitti, con Camuncoli che mette la ciliegina sulla torta con il suo stile pop global che abbiamo imparato ad apprezzare sulle pagine di Superior Spider-Man e Amazing Spider-Man, solo per citarne alcuni.

Il tutto senza dimenticare le bellissime copertine realizzate dall'artista Sara Pichelli, che impreziosiscono l'albo in maniera rilevante.

La lettura di questa miniserie è dunque caldamente consigliata a tutti i lettori che cercano qualcosa di diverso, ma fatto in casa. Le potenzialità per un'ulteriore crescita, magari svincolate dai canoni imposti da un altro medium, ci sono tutte, e noi ci auguriamo che la storia del Ragazzo Invisibile possa continuare su carta. Di sicuro continuerà al cinema, da partire da mercoledì 18 dicembre 2014, quando Il Ragazzo Invisibile arriverà nelle sale di tutta Italia. Per un ulteriore approfondimento, vi rimandiamo al nostro Speciale.

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