Il pene del senpai, la recensione

Abbiamo recensito per voi Il pene del senpai, opera di Yoichi Abe pubblicata da J-POP Manga

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


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Il pene del senpai, anteprima 01

Non ci abitueremo mai all'originalità e alla stravaganza offerte dal Fumetto giapponese. ll pene del senpai, annunciato da J-POP all'ultima edizione di Lucca Comics & Games e arrivato a inizio marzo sui nostri scaffali, ne è un caso esemplare. Il titolo, raccolto in un unico tankobon da Ohta Publishing, è stato serializzato tra il 2017 e il 2018 sulla rivista online Ohta Web Comic.

L'autore, Yoichi Abe, immagina una realtà del tutto simile alla nostra, se non per una tutt'altro che piccola e trascurabile differenza: le giovani donne di questo bizzarro mondo sono solite tagliare il pene del proprio amato, che una volta asportato può vivere di vita propria ed essere accudito come un animaletto domestico. L'amputazione a cui è sottoposto il malcapitato è sostanzialmente indolore e l'appendice espiantata ricrescerà spontaneamente come la coda di una lucertola, ridonando la sottratta virilità al proprietario.

L'albo è composto da una serie di storie connesse tra loro dal tema portante e da alcuni personaggi ricorrenti, come il proprietario del negozio di ghigliottine create appositamente per lo specifico scopo.

Quello che di primo acchito può sembrare un soggetto futile, se non addirittura sciocco, si rivela essere un'occasione insolita e divertente per affrontare problematiche legate alla sfera sessuale e affettiva, ma anche dicotomie che appaiono insanabili, come l'approccio materialista o spirituale alla vita e ai suoi doni.

Il pene del senpai, anteprima 02

Il pene del senpai non è un ecchi: etichettato come seinen, e quindi adatto a un pubblico adulto, può ritenersi fruibile senza controindicazioni anche da un pubblico di adolescenti. Ogni racconto è un viaggio nell'universo intimo femminile usando come mezzo e pretesto l'organo maschile.

Il linguaggio e le immagini usati da Abe non possiedono alcuna traccia di oscenità, tantomeno risultano volgari. Il suo stile è essenziale e particolarmente espressivo, contribuendo a far emergere la nota distintiva di questo manga: la tenerezza, unita alla capacità inusuale di trasmettere con delicatezza quasi poetica attraverso il meccanismo della metafora, anche le situazioni più paradossali e scandalose, come ad esempio una tempesta di sperma.

Non ci sono neppure irriverenza e provocazione nelle tavole contraddistinte dal tratto morbido di Abe, solo la limpidezza intellettuale di chi non ha alcun timore o impaccio nell'affrontare con la massima serenità e schiettezza l'argomento più naturale che esista, ritenuto ipocritamente scandaloso da una massa di bigotti appartenenti alle più disparate militanze moraliste.

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