Il peggior Natale della mia vita, la recensione
Saarà il nuovo film di Natale? Magari. Carino, semplice, popolare ma ben fatto, inventivo e recitato superbamente sarebbe il passo in avanti che tutti desiderano...
Certo se questo è il successore dei cinepanettoni al trono di "commedia di Natale" ci è andata davvero bene!
Nonostante un trailer che cerca in tutti i modi di farlo sembrare un film di Neri Parenti e Christian De Sica, non ci siamo nemmeno vicini, perchè sebbene si tratti di una commedia facile facile ed innocua, non ha in nessun modo l'umorismo grossolano e facilone di quei film.
Da che il precedente La peggior settimana della mia vita ricalcava il modello di Ti presento i miei (e tutto quello che in materia di conflittualità suocero/marito è venuto prima) questo nuovo si sposta più sul terreno del disaster movie puro, da Hollywood Party a Una pallottola spuntata senza la demenzialità ma con la furia distruttiva. Ogni qualvolta qualcosa è presentato in scena si capisce che finirà ucciso, distrutto, rovinato o bruciato da De Luigi in un momento accuratamente studiato.
Eppure i contesti sono inventivi, la recitazione è perfetta con un tempi comici talmente tarati da far ridere anche con gag già sentite. La regia di Alessandro Genovesi non indugia in campi lunghi ma stringe su volti e corpi, colora tutto con toni natalizi e esagera in neve e addobbi senza sfociare nel cattivo gusto. C'è tutto per fare qualcosa di semplice ma di livello.
Insomma Il peggior Natale della mia vita è un film natalizio al 100%, una commedia romanticona in cui tutti si vogliono bene ma così carino e decente che la violenta foga strangolatrice del cinema natalizio ne farà polpette. Probabilmente non lo vedrà nessuno. Ed è un peccato, fosse tutto così il nostro cinema popolare!