Il giovane Yoshio, la recensione

Abbiamo recensito per voi Il giovane Yoshio, opera di Yoshiharu Tsuge pubblicata da Canicola

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Il giovane Yoshio, anteprima 01

Il giovane Yoshio, proposto in Italia da Canicola ed edito originariamente da Shinchosha, raccoglie sei storie brevi che illustrano la gioventù difficile del mangaka Yoshiharu Tsuge, maestro dei manga e autore di L'uomo senza talento.

Il tema della povertà giapponese derivata dalla Seconda Guerra Mondiale, che fa da sfondo all'opera, è spesso ricorrente nei fumetti nipponici e negli anime, in particolare nella produzione a cavallo tra gli anni Settanta e gli Ottanta, quando Tsuge ha realizzato queste sei storie.

Yoshio non ha mai potuto vivere un'infanzia tradizionale in quanto costretto a lavori usuranti già in tenera età. I bassifondi di Tokyo raccontati dall'autore trasudano vita e morte da ogni poro, con Tsuge che raccoglie le storie della gente comune mentre attraversa strade e montagne, passando dai tuguri alle terme che a confronto delle abitazioni povere sembrano dei palazzi reali. La vita che viene mostrata è tragica, o al limite tragicomica, portata avanti grazie a espedienti sempre nuovi.

La sopravvivenza di ognuno è affidata alla capacità di adattarsi alle diverse necessità quotidiane, in attesa di quel cambiamento radicale che dovrebbe sollevare il protagonista dalla miseria più nera. Ogni barlume di felicità provato dai personaggi è oro puro nella sua semplicità, ma viene sempre mostrato da parte dell'autore come fosse qualcosa di immeritato o di cui vergognarsi.

Il giovane Yoshio, anteprima 02

Filo conduttore di tutta la storia è l'evoluzione del rapporto tra l'uomo e il suo lavoro, soprattutto in una realtà di povertà assoluta dove le meccaniche familiari vengono invertite: i figli spesso portano in casa il salario più alto (l'unico, la maggior parte delle volte).

Come spesso accade quando un occidentale con un diverso retaggio culturale osserva un racconto storico orientale, è difficile per chi scrive riuscire a metabolizzare alcuni costumi della società considerati normali all'epoca in cui è ambientata la storia. La critica che l'autore fa al Giappone di quel tempo è forte, con i vari individui raffigurati nella storia che si possono facilmente dividere in positivi e negativi, senza mezzi termini.

Di pari passo viene mostrata la nascita e la crescita dello Yoshio autore: i primi lavori mal pagati portati avanti in contemporanea ai mestieri più faticosi necessari per sopravvivere, la ferrea volontà del protagonista di realizzare un manga tutto suo che andasse oltre i lavoretti squallidi del periodo, i sogni, le delusioni derivanti dalle amicizie sbagliate.

Mostrando l'evoluzione dei suoi primi lavori, Tsuge racconta anche come sia cambiata la percezione del manga all'interno della società giapponese. Anche in questo caso il mangaka prende una posizione chiara, con affermazioni importanti che parlano dei limiti intrinsechi del linguaggio causati dall'etimologia alla base del termine "manga".

Il giovane Yoshio, anteprima 03

Le incertezze profonde mostrate da Tsuge suoneranno familiari a chi vorrebbe vivere unicamente della propria creatività, con il giovane Yoshio che anche nelle condizioni peggiori cerca di non rinunciare mai alle proprie aspirazioni, talvolta senza riuscirci.

A tal proposito, è interessante sottolineare il parallelo con la vita dell'autore successiva alla pubblicazione di queste storie, che interromperà la sua opera proprio a causa di una crisi personale e artistica.

Il giovane Yoshio è un'immersione profonda nella miseria senza via uscita, quella che circonda l'uomo e lo corrode fino a penetrare in profondità nella sua anima. Con questi racconti, Tsuge pesa parole e immagini con molta attenzione per trasmettere posizioni critiche sempre molto taglienti verso la realtà, ma soprattutto verso se stesso.

Il giovane Yoshio, anteprima 04

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