Il Fiore della Strega, la recensione

Abbiamo recensito per voi Il Fiore della Strega, graphic novel di Enrico Orlandi edita da Tunué

Condividi

Il Fiore della Strega, anteprima 05

Leggere buone storie è un requisito importante nella crescita di ogni individuo, sia perché servono a stimolare la fantasia dei bambini, sia perché collaborano nella creazione della bussola morale che guiderà le scelte di ognuno fino alla fine dei suoi giorni. In questo senso, le storie d'eroismo, avventura e magia sono sicuramente le più avvincenti ed efficaci, caratterizzate da personaggi ben codificati e azioni che possono aiutare anche i più piccoli a comprendere il peso di ogni scelta e l'importanza delle conseguenze della propria condotta personale.

Il Fiore della Strega, graphic novel d'esordio di Enrico Orlandi edita da Tunué nella collana Tipitondi, fa tesoro degli insegnamenti del fantasy classico rimodulando storie e riferimenti in una vicenda cucita con precisione e cura sulla grammatica visiva dei lettori più piccoli.

L'autore realizza un racconto tanto semplice quanto efficace nella sua immediatezza: per diventare adulto, il giovane Tami deve compiere una missione che lo porterà ad attraversare le terre impervie della Lapponia verso il villaggio di Kariga. Durante l'adempimento del compito, il ragazzo conoscerà Mira e la sua famiglia, circostanza che metterà in discussione diversi dogmi della cultura da cui proviene.

Nella storia sono presenti tutti gli elementi necessari per far volare la fantasia di un bambino: avventura, magia, amicizia, coraggio e paura, ovvero le varie facce della crescita racchiuse nel periodo che separa l'infanzia dall'adolescenza e che caratterizza le incertezze di chi si ritrova alla ricerca del proprio posto nel mondo.

Il Fiore della Strega, anteprima 04

Orlandi riesce a far parlare i personaggi evitando facili linguaggi didascalici che avrebbero svilito l'eleganza del suo stile. La comunicazione verbale è credibile, semplice e diretta. Tutto ciò che accade è sotto gli occhi del lettore, spettatore consapevole e attivo di ciò che avviene tra le fredde terre del Nord.

Ciò che rende il lavoro dell'autore veramente notevole è però la sintesi visiva del fumetto. Le figure e i paesaggi sono semplici e molto espressivi, ogni vignetta propone inquadrature realmente recitate che rendono ancora più chiaro il contenuto dei dialoghi. Orlandi ha compiuto una ricerca importante per quanto riguarda la scelta dei colori da utilizzare: l'intera palette è composta con armonia, non affatica la vista e restituisce con chiarezza gli ambienti e le emozioni di ogni porzione di racconto.

Con Il Fiore della Strega la casa editrice di Latina propone una storia appassionante, ben strutturata e di qualità. La sensazione, al termine della lettura, è che ogni elemento sia esattamente dove deve essere, senza forzature. Quando il linguaggio destinato ai più piccoli è così ben calibrato, un prodotto di questo tipo riesce a coinvolgere anche un adulto più navigato facendolo viaggiare con la fantasia. E non è cosa da poco.

[gallery columns="1" size="large" ids="211071,211072,211073"]

Continua a leggere su BadTaste