Il Corvo: Memento Mori 4, la recensione
Abbiamo recensito per voi il quarto e ultimo numero della miniserie Il Corvo: Memento Mori
La scelta compiuta dagli autori è coraggiosa e dimostra quanto abbiano compreso in modo profondo l'idea alla base del personaggio di James O'Barr. Affrontare il mito e scontrarsi ad armi pari sullo stesso terreno che l'ha reso un'icona potrebbe far uscire con le ossa rotte chiunque miri a fare risultato basandosi sullo stesso paradigma; quanto realizzato da Edizioni BD e IDW Publishing è invece un prodotto che, forte dell'esperienza e della padronanza degli archetipi del Corvo da parte delle firme coinvolte, propone una storia diversa dalla vicenda figlia degli anni '80 ma tenendone viva la fiamma primigenia.
Ciò che resta dalla lettura dell'intera miniserie è una sensazione di piacevole riscoperta, come quando si percepisce un sapore inaspettato al termine di un pasto già provato in passato. In un'epoca in cui il decennio che ha dato i natali al Corvo di O'Barr è stato oggetto (spesso vittima) di qualsiasi forma di revival, leggere Il Corvo: Memento Mori offre un ottimo esempio di reinterpretazione del passato, rendendo omaggio in giusta misura a quanto già prodotto ma senza dimenticare il fattore innovativo della nuova produzione.
Nel suo insieme, l'operazione Il Corvo: Memento Mori evita l'esercizio di stile e il tributo "di pancia" all'icona che ha influenzato l'adolescenza di diverse generazioni proponendo una storia nell'insieme molto gradevole e ben scritta, firmata da un team creativo che raduna eccellenze tutte italiane.