Il penultimo numero della miniserie
Il Corvo: Memento Mori rappresenta il primo tempo di una resa dei conti che raggiungerà il culmine nel conclusivo albo proposto in contemporanea da
Edizioni BD in Italia e
IDW Publishing negli Stati Uniti. In virtù di questo, lo spillato con le alette corvine scritto da
Roberto Recchioni e presentato in anteprima a
Napoli Comicon 2018 incarna il ponte che porta il protagonista,
David, all'oggetto della sua vendetta, con una svolta che - seppur non proprio inaspettata - lascia comunque la curiosità riguardo alla conclusione dell'arco narrativo.
In questo numero, il ragazzo è l'emblema dell'indottrinamento religioso: parla (e agisce) proponendo a chi incontra dei pensieri non suoi, incarnando l'immagine degli insegnamenti legati al cristianesimo e attuando alla lettera quanto narrato nelle sacre scritture. Come detto in precedenza, la componente religiosa alla base della nuova iterazione del personaggio è sicuramente il filo conduttore che attraversa trasversalmente ogni albo, mettendo sotto gli occhi del lettore un nemico che incarna parole antiche come il tempo stesso.
Werther Dell'Edera e
Giovanna Niro interpretano in modo efficace una Roma quotidiana andando a calcare la mano sulla straordinarietà che stravolge - con il suo essere inspiegabile - la normalità condivisa, uno dei tanti concetti propri dell'opera originaria di
James O'Barr. David attraversa
Tor Pignattara, viaggia su un bus di linea, compie gesti normali per andare incontro al suo destino legato alla vendetta: il suo percorso attraverso le vie della città concentra lo sguardo oltre il Velo di Maya (come introdotto dalla tavola d'apertura) svelando la vera natura del male contro cui alza la sua mano omicida.
Per quanto riguarda la storia breve di questo spillato, le quattro tavole sceneggiate da Daniel De Filippis (uno degli editor del progetto) e disegnate da Emanuele Ercolani perpetuano la linea della miniserie che vede protagonista la vendetta mostrata attraverso personaggi femminili che, nell'arco di poche pagine, declinano uno dei diversi aspetti del Corvo e della sua sete insaziabile. In questo caso è il colore rosso a farla da padrone sulle tavole in bianco e nero, che rendono A murder of crows una storia breve tanto tipica nel suo genere quanto efficace nella sua immediatezza.
Chiude l'albo l'artist alley che pone diverse domande relative al Corvo di O'Barr a Ercolani
Matteo Scalera,
Davide Furnò,
Micol Beltramini e
Daniele Serra, autori delle storie in appendice presenti in ogni numero. Spazio anche alle variant cover firmate da Davide Furnò,
Francesco Francavilla e Werther Dell'Edera.
Non resta che attendere l'ultimo tassello della storia, in uscita a giugno.