Il Corvo: Memento Mori 2, la recensione
Abbiamo recensito per voi il secondo numero de Il Corvo: Memento Mori, pubblicato da Edizioni BD
Lo scorso mese vi abbiamo parlato dell'esordio de Il Corvo: Memento Mori, miniserie scritta da Roberto Recchioni e disegnata da Werther Dell'Edera che vede protagonista una nuova incarnazione del personaggio creato da James O'Barr. Oggi vi parliamo del secondo capitolo della storia pubblicata in Italia da Edizioni BD e proposta contemporaneamente negli Stati Uniti da IDW Publishing.
Le tavole di Dell'Edera e i colori di Giovanna Niro danno corpo ai ricordi del protagonista rendendo molto caratterizzata ogni fase della sua (seppur breve) vita e introducendo un nuovo personaggio, dopo Sarah, che, essendo stato importante nella vita del giovane, si posiziona all'interno dell'equazione di vendetta.
La seconda parte dell'albo è dedicata anche questa volta a una storia autoconclusiva: Nevermore, scritta, disegnata e colorata da Davide Furnò. In questo caso, la vendetta viene mostra sotto il profilo dell'ossessione, particolarmente in voga nella Letteratura dell'orrore propria del XIX Secolo.
Data la brevità della vicenda, il racconto si esaurisce in una conversazione folle, che si avvicina molto al concetto chiave de Il cuore rivelatore, di Edgar Allan Poe. L'immediatezza e le allucinazioni che caratterizzano i contenuti testuali sono rese in maniera convincente dall'autore, che realizza la storia con tavole molto suggestive.
L'albo, in uscita domani, mercoledì 18 aprile, si chiude con la presentazione dei contenuti speciali: una galleria che racchiude la copertina e le variant cover del primo e del secondo numero della miniserie, firmate da Werther Dell'Edera, Daniele Serra e Davide Furnò.