Il caos dopo di te (prima stagione): la recensione

A parte qualche perdonabile difetto, Il caos dopo di te è un'accattivante e torbida serie con personaggi complessi e difficili da inquadrare

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Il matrimonio tra Netflix e le produzioni televisive spagnole sembra destinato ad essere dei più felici, cosa che non si può dire, purtroppo e tranne qualche eccezione, per quello con l'Italia che non è ancora del tutto riuscita a sfruttare l'occasione di dare al pubblico prodotti di ottima qualità come l'ultimo degli show iberico che si trova sulla piattaforma da venerdì 11 dicembre: Il caos dopo di te.

La serie è tratta dall'omonimo romanzo El desorden que dejas e, in una mossa che non si vede molto spesso in TV, è stata creata e diretta dallo stesso autore del libro Carlos Montero (Elite), che l'ha anche adattata per la televisione. Dal punto di vista narrativo, la caratteristica più importante di Il caos dopo di te è costituita dai due piani temporali su cui si svolge, ciascuno dei quali narra la storia delle due protagoniste: Viruca (Bárbara Lennie) e Raquel (Inma Cuesta).

Viruca è l'insegnante di letteratura del liceo di Novariz, in Galizia, dove si svolgono gli eventi, che muore apparentemente suicida a sole tre settimane dall'arrivo sulla scena di Raquel e di suo marito Gérman (Tamar Novas), originario del luogo, che si trasferiranno a vivere nel piccolo paese per rifarsi una vita e far fronte alla loro crisi matrimoniale: lui aiutando il fratello con il ristorante di famiglia e Raquel diventando la nuova insegnante di letteratura, ignara di sostituire una donna il cui destino è stato così tragico.

Il caos dopo di te (prima stagione) la recensioneRaquel si approccia al suo nuovo incarico con innocente entusiasmo e con qualche preoccupazione dovuta alla lunga pausa presa dall'insegnamento, impostale dalla malattia della madre, la cui morte, all'inizio della serie, contribuisce alla decisione della coppia di costruirsi una nuova vita ed ha anche profondamente segnato la protagonista. Ma man mano che il racconto procede e gli eventi evolvono, Raquel stessa e l'atmosfera generale della serie si fanno sempre più cupe ed intricate, sfociando in un tono quasi da noir, in cui l'istinto porta lo spettatore a diffidare di tutti in un intreccio che si fa sempre più complesso ed intriso di segreti, bugie ed odiosi ricatti.

L'entusiasmo della protagonista per il nuovo lavoro viene infatti presto tarpato dall'incontro - o piuttosto lo scontro - con la sua classe ed in particolari con tre studenti: Iago (Arón Piper), Roi (Roque Ruíz) e Nerea (Isabel Garrido). Nonostante l'ambientazione sia quella di un liceo Il caos dopo di te ci metterà poco a chiarire che non ha nulla a che vedere con un teen drama, grazie anche al modo in cui sono sviluppati i caratteri dei personaggi più giovani, a volte esasperati e descritti quasi come delinquenti in erba, giovani annoiati dalla vita che non trovano nulla di meglio da fare che tormentare la loro nuova professoressa, paragonandola alla spigliata Viruca, a volte fragili vittime, completamente in balia della corrente e della macchinazioni del destino. Ma in un certo senso questa è anche una delle tante caratteristiche della serie, quella di riuscire cioè a dare un'impressione sbagliata di sé e dei suoi protagonisti, rivelandoli lentamente per qualcosa di diverso da ciò che sembrano essere.

Uno dei connotati più interessanti della serie è poi il confronto tra le due protagoniste: Viruca, una donna sicura di sé, ma anche fallace, e la più timida ed insicura Raquel, che farà dell'indagine sulla misteriosa morte della sua predecessora la sua personale missione ed ossessione. Dove la prima era riuscita a creare un legame profondo con la propria classe, raccontando persino loro traumi passati che l'hanno profondamente segnata, Raquel fatica a farsi capire e ad integrarsi in una comunità che non accetta "lo straniero" e fin da subito instaura con i propri studenti una lotta senza quartiere a chi riuscirà ad imporsi sull'altro, finendo spesso per perderla a causa di reazioni e comportamenti che risulteranno spesso anche frustranti.

Il caos dopo di te è una serie scritta molto bene, che soffre a volte a causa di qualche inutile lungaggine e che pur avendo, nell'intento dell'autore, lo scopo di intensificare la suspense, finisce per esasperarne i toni più lenti, che non sempre giovano allo show, già caratterizzato da atmosfere e tinte fosche. I due piani temporali, la storia di Viruca e quella di Raquel, che solo nel primo episodio risultano confondersi e confondere, diventano poi un espediente narrativo ben utilizzato che svela eventi e segreti fino a portare lo spettatore alla scioccante ed inaspettata rivelazione finale.

Al netto di qualche perdonabile difetto Il caos dopo di te è un'accattivante e torbida storia con personaggi complessi e difficili da inquadrare, che rendono lo scoperta dei loro segreti un'esperienza di visione molto intrigante.

Il caos dopo di te è disponibile su Netflix da venerdì 11 dicembre.

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