Il Blu-Ray Disc di Oblivion, la recensione

Una edizione in alta definizione tecnicamente straordinaria per Oblivion, ricca anche di contenuti speciali dedicati al film con Tom Cruise...

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Dati Tecnici

  • Video: AVC, 1080/24p, 2.40:1

  • Audio:
    5.1 DTS: Spagnolo
    7.1 DTS HD High Resolution: Italiano Francese
    7.1 DTS HD Master Audio: Inglese

  • Sottotitoli: Inglese NU Francese Italiano Spagnolo Danese Olandese Finlandese Islandese Norvegese Portoghese Svedese Arabo

  • 1 disco 50gb

  • Region free

  • Amaray

  • Prodotto e distribuito da Universal.

  • Edizione ITALIANA disponibile nei seguenti paesi: IT, UK, FR, SP

Film

Terra, 2077. Sessant'anni dopo l'invasione aliena degli Scavenger che ha distrutto la Luna e provocato una guerra nucleare che ha reso inabitabile il pianeta, l'umanità si è rifugiata nella stazione spaziale TET, che li porterà successivamente sulla luna di Saturno Titano. Il tecnico Jack Harper, insieme alla sua collega e compagna Victoria Olsen, abitano la superficie della Terra, per la manutenzione dei droni e della idro trivelle, che risucchiano l'acqua di mare per creare nuova energia. Mancano ormai pochi giorni alla fine dell'incarico, ma Jack è tormentato da sogni di una vita passata mai conosciuta. E mentre ciò che resta degli Scavenger, sabota le trivelle, Jack viene travolto dagli eventi che lo porteranno a scoprire una sconvolgente verità.
Joseph Kosinski ideò la graphic novel da cui è stato tratto questo film, Oblivion, molto prima della sua esperienza come regista nel film Tron Legacy. Oblivion è sicuramente il primo progetto che Kosinski affronta in qualità d'autore e deriva dall'amore che nutre verso la fantascienza anni '70: isolazionista, fatalista, cupa. Ed ecco infatti che il film mostra, per la maggior parte del tempo, il protagonista muoversi in solitaria, con occhio “indagatore” a svelare strati di realtà celata. La storia di Oblivion è sospinta da presupposti piuttosto intriganti, supportati da ottime interpretazioni, campioni di sottigliezze, grazie al lavoro di Tom Cruise e degli altri membri del cast che danno anima e corpo a personaggi scritti con dovizia di dettagli. Tutti elementi che, in parte, emergevano anche nel sottovalutato Tron Legacy, ma che qui, Kosinski, mostra maggiore sicurezza e sapienza, forse sia per un progetto tutto suo, che per l'esperienza acquisita. Ma il grande pregio, da non sottovalutare, del regista è il suo occhio clinico per i dettagli e l'estetica, uno dei maggiori punti di forza nel kolossal Disney, che qui diventano parte integrante della narrazione come un vero personaggio che parla, che comunica allo spettatore, che dimostra come il giovane regista sia uno dei pochi ad adottare soluzioni tipiche dei media videoludici con naturalezza e misura. Volendo essere più critici fino in fondo, ciò che ha portato le comunità cinefile a criticare, anche aspramente, il film è l'uso di elementi e soluzioni molto simili ad altre pellicole di fantascienza famose, tanto che in molti parlano di plagio spudorato. Ma, va detto, che il cinema contemporaneo tende al riciclo più o meno involontario da troppo tempo e che giudicare l'insieme solo dai singoli elementi non è corretto per valutare Oblivion nella giusta prospettiva, perché se è vero che il déjà vu è presente, ciò che il film offre è un interessante prodotto di fantascienza ben scritto, interpretato e fotografato, che nel panorama del cinema commerciale è una pregevole perla rara che intrattiene e stimola quanto basta da nobilitarlo rispetto la media generale.

Video

Arriva anche in Italia il blockbuster di fantascienza Oblivion, in Alta Definizione Blu Ray. Edito da Universal, l'edizione HD del film esce in sordina, senza clamori o edizioni speciali, limitandosi quasi all'uscita tecnica a disco singolo e contenuta in un normale amaray, al cui interno troviano un cedolino con i codici per scaricare la copia digitale.

Se è pur vero che gli amanti collezionisti non troveranno niente di particolarmente appetibile all'esterno (a meno di non cercare nel mercato estero), ciò che però è racchiuso nei due strati del disco è qualcosa che merita la massima attenzione, perché ciò che ci si presenta di fronte è il nuovo standard dell'alta definizione.
Girato in digitale Sony CineAlta F65 a 4K e Red Epic a 5K, il tutto confezionato in un master digitale a 2K (digital Intermediate), Oblivion travalica qualsiasi esperienza che chiunque abbia mai avuto in ambito HD e lo porta su un piano superiore che fino ad ora non era mai stato pensato. Qualunque sia la sequenza che ci si presenta, il quadro supera il concetto di perfezione, mostrando una gamma di texture ricchissime di dettaglio fino che il solo parlarne non rende minimamente giustizia. I primi piani sono profondissimi, gli incarnati porosi e rugosi, bucano lo schermo tanto che lo stesso sembra una finestra su un altro mondo. Ogni pelo della barba incolta di Tom Cruise è visibile e tangibile, il volto ormai granitico, è infinitamente risoluto, tanto quanto la camicia e il cappellino da baseball che indossa nella sua casa segreta di fronte al lago, oppure della sua tuta spaziale dove ogni cucitura, ogni striatura del tessuto sintetico è più realistica della realtà stessa. Ma ancora più spettacolari sono i vari panning, le panoramiche sugli scorci dell'Islanda, usata come location per la Terra post apocalittica e degli elementi creati in CGI, mostrano una profondità di campo che non si credeva possibile, dove ogni elemento, anche il più piccolo non è semplicemente distinguibile, ma è identificabile in ogni singolo elemento. Il paesaggio arboreo del lago è degno del miglior servizio fotografico del National Geographic. La fotografia di Claudio Miranda è pulitissima, definita, chiara, con colori freddi, ma brillanti, pieni, solidi. Il contrasto raggiunge nuove vette per il livello del nero, dove non è mai apparso così ricco e profondo, merito della nuova frontiera delle tecnologia digitali, che hanno permesso di catturare dettagli e di mantenere la risoluzione effettiva sempre fissa in qualsiasi condizione ambientale d'illuminazione, senza aumento di rumorosità ne perdita di dettaglio. Spendere ulteriori parole sarebbe inutile, non c'è vocabolo che possa descrivere lo stato di grazia che viene raggiunto qui, ma va chiarito che la resa dell'immagine continua a non raggiungere quel grado di naturalezza e brillantezza che il cinema in pellicola continua tutt'ora ad abituarci, ma non c'è dubbio che questo rappresenti e dovrebbe rappresentare lo standard del cinema digitale, che supplisce quella mancanza di naturalezza con un dettaglio muscolare, fin ora mai raggiunto e che viene restituito in una codifica AVC ad alto bitrate che rende il tutto trasparente come in un vero DCP da sala.

Da segnalare la presenza, per la prima volta, del “resume” se si riprende il disco mentre si stava vedendo il film, ma sparisce la possibilità di inserire segnalibri personali.

Audio

Il modus operandi della Universal è stato sempre fisso e immutabile sin da quando si è addentrata nel formato Blu Ray, ovvero codifica lossless Master Audio per la lingua originale, mentre i doppiaggi dovevano limitarsi al “semplice” DTS a 768 kbps. Da qualche tempo, però, in paesi come Francia e Germania, da quando il cinema ha adottato le soluzioni a 7.1 canali, sono riusciti a conquistare la codifica High Resolution per i loro doppiaggi, godendo quindi dell'estensione dei canali e della compressione inferiore della traccia audio. Oblivion offre, per la prima volta, anche per gli italiani, una traccia in DTS HD High Resolution 7.1, in quello che, almeno per ora, rappresenta una felice eccezione.

Va detto che il clamore che suscita ogni volta questo argomento tra gli appassionati è spessissimo privo di fondamenti, dato che i vantaggi di una codifica più generosa sul doppiaggio non sono sempre percepibili o rilevanti e si è dimostrato che alla base, ciò che conta, è il mix e in questo senso la Universal ci ha trattato molto bene su tutte le nuove uscite. Anche in questo caso non fa eccezione e si sfrutta, anche, la maggiore precisione dei due canali aggiuntivi. Gli effetti sonori sono ipertrofici e riempiono la scena in ogni occasione insieme alla colonna sonora degli M83, che rende ogni scena molto poetica. Effetti, come anticipato, precisi nella collocazione spaziale, in particolare nelle scene dove i droni iniziano a sparare e lo spettatore viene catapultato all'interno della scena. Gli effetti suonano pieni, solidi, corposi e senza distorsioni nelle alte e basse frequenze, anche nei momenti più concitati. I dialoghi sono chiari e cristallini, ma forse leggermente sottotono rispetto alla controparte inglese, dove suonano più precisi. A parte questo, il confronto tra le due tracce non riporta differenze importanti, suonando quindi del tutto simili, se non identiche.

Extra

Benché essenziale, il reparto dedicato ai contenuti speciali si rivela essere adeguato sia nella quantità che nella qualità dei contenuti. A fare da padrone il documentario in cinque parti “la promessa di un nuovo mondo”, dedicato alla realizzazione del film, dal suo concept, l'allestimento dei set, dei veicoli, gli stunt degli attori, interviste degli interpreti e molto altro ancora, per quasi un ora di durata. Si passa poi al commento audio del film, in quella che è una conversazione tra il protagonista e il regista, svelando molti altri particolari sul film. Da contorno vi sono una galleria di scene eliminate e la possibilità di ascoltare la colonna sonora degli M83 durante l'esecuzione del film. Nel complesso, ben oltre le più rosee aspettative.

  • Scene Eliminate

  • Il passaggio radente della Bubbleship

  • Lo Stadio: sequenza originale iniziale

  • Il Kit Medico

  • Gli Archivi

  • La promessa di un nuovo mondo: il making of di Oblivion

  • Il Destino

  • Il Viaggio

  • La Lotta

  • L'Illusione

  • L'Armonia

  • Colonna sonora isolata degli M83

  • Commento al film di Tom Cruise e del regista/autore Joseph Kosinski

Conclusioni

Probabilmente non verrà mai annoverato tra i film di fantascienza migliori di sempre, ma checché se ne dica, Oblivion spicca nel panorama generale della fantascienza d'intrattenimento ad alto budget, dimostrandosi accattivante nelle soluzioni visive e sufficientemente stimolante nell'esecuzione della storia. L'Edizione in HD setta un nuovo standard qualitativo del cinema digitale, uno spettacolo che mostrerà immagini mai così belle e definite e supportato da un buon comparto di contenuti speciali. Caldamente raccomandato.

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