Il Blu-Ray Disc di Cry Baby

Disponibile da luglio, il Blu-Ray Disc di Cry Baby ripropone in alta definizione il cult del 1990 diretto da John Waters con un giovane Johnny Depp...

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Il “padre putativo” di Badtaste.it è quel regista neozelandese che dagli esordi splatter e slapstick di Bad Taste e Braindead è riuscito poi a conquistare il gotha di Hollywood con la trilogia del Signore degli Anelli.

Non c'è neanche bisogno di scrivere il nome dell'artista in questione perché sarebbe superfluo. Restando in argomento “cattivo gusto” potremmo però citare anche il nome di un altro autore, americano questa volta, che ha costruito la propria carriera affrescando pellicole con elementi capaci di disturbare il comune senso del pudore, o bigottismo se preferite. Un filmmaker che ha fatto del tema del travestitismo, dell'estetica trash e camp i suoi marchi di fabbrica distintivi. Un regista il cui attore feticcio è stato il travestito Divine (morto improvvisamente a soli 42 anni nel 1988 e diventato nel tempo una figura di culto all'interno della comunità LGBT americana) e capace di dare vita ad un film in Odorama, una tecnologia a dire il vero già adoperata dal decano del gimmick cinematografico William Castle e da Jack Cardiff con la Smell-O-Vision di Scent of Mistery, cui però il nostro misterioso regista è riuscito a dare una marcia in più con l'aggiunta dell'aroma di pizza (e di peti).

A questo punto, la teatrale mossa dell'aprire il sipario illuminando col cono di luce il protagonista di questa introduzione puzza un po' (per l'appunto) di espediente scenico. Dietro la tenda rossa c'è infatti il regista americano John Waters, con tanto di proverbiali baffetti d'ordinanza. Il filmmaker di Baltimora, dopo le sue sovversive e anticonvenzionali opere d'esordio come Mondo Trasho e Pink Flamingos, alla fine degli anni ottanta, grazie al successo di Grasso è Bello (oggetto, persino, di un remake di moderato successo nel 2007 in cui la parte che fu di Divine traslò nelle mani di un John Travolta più politicamente corretto, anche se abbastanza esilarante nei panni di madre anni '50 con problemi di peso), passò ad un cinema forse maggiormente mainstream nella confezione, ma non nei contenuti: pellicole come Cry Baby e Serial Mom (da noi noto col titolo di La Signora Ammazzatutti) contengono una dose di umorismo sopra le righe e delle critiche alla cosiddetta “società dei benpensanti” che, col passare degli anni, non hanno perso il loro vigore.

Ed è proprio Cry Baby ad arrivare in alta definizione grazie a Universal Home Video. Il film, uscito nel 1990 e interpretato da un cast che comprendeva un Johnny Depp pre-cinema per famiglie, la Amy Locane dei primi dodici episodi della prima stagione di Melrose Place, un quasi irriconoscibile Iggy Pop e Tracy Lords (una che, prima di passare al cinema, ha interpretato il suo primo film porno all'età di sedici anni) è una riuscita parodia dei rebel movie americani e, soprattutto, delle pellicole musicali in stile Grease.

Ambientato nella Baltimora del 1954, Cry Baby segue le vicende di Wade Walker, un giovane ribelle soprannominato Cry-Baby a causa della lacrima che spesso riga il suo volto, testimonianza del suo tormento per la tragedia che lo ha segnato, ovvero sia la morte dei genitori. Bello e dannato è il sogno proibito di ogni ragazza della città. Il suo amore, ricambiato, verso la bionda Allison, una ragazza di buona famiglia stanca di seguire le regole, porterà scompiglio e turbamento nella tranquilla città.

Il solo e unico film di John Waters ad aver raggiunto i lidi dell'alta definizione si presenta con una veste tecnica sufficiente e superiore alla vecchia edizione in Dvd ormai fuori catalogo anche se, rispetto ad alcune riproposizioni di vecchie glorie in HD, gli sforzi nel miglioramento audio/video sono stati davvero minimi.

Nulla di speciale da segnalare sul fronte del packaging e dell'interfaccia grafica del menù, mentre fra gli extra troviamo:

    ⁃    Il Commento al film del regista
    ⁃    Tutto ebbe inizio a Baltimora
    ⁃    Scene Eliminate

Davvero degno di nota il lungo documentario Tutto Ebbe Inizio a Baltimora che in circa 47 minuti di durata ripercorre la lavorazione del film attraverso backstage d'epoca e nuovi interventi del regista e del cast artistico. Una ghiotta occasione per riscoprire l'arte di un dissacrante autore come John Waters, nonché i “peccati di gioventù” di colui che ormai è noto in tutto il mondo come il Capitan Jack Sparrow.

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