Il Blu-Ray Disc di American Pie: il Matrimonio

L'edizione in alta definizione di American Pie – Il Matrimonio risulta tecnicamente inferiore rispetto al secondo episodio, ma ricchissima di contenuti speciali...

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Dati Tecnici

  • Video:
    VC-1, 1080/24p, 2.35:1

  • Audio:
    5.1 DTS: Italiano Francese Tedesco Spagnolo Giapponese
    5.1 DTS HD Master Audio: Inglese

  • Sottotitoli:
    Inglese NU Italiano Francese Tedesco Spagnolo Giapponese Cantonese Olandese Danese Finlandese Islandese Coreano Norvegese Portoghese Svedese Mandarino

  • 2 dischi:
    1 BD 50 gb, 1 DVD 9 gb

  • Region free

  • Digital Copy

  • Amaray

  • Prodotto e distribuito da Universal.

  • Edizione ITALIANA disponibile nei seguenti paesi: IT, UK, DE.

Film

American Pie – Il matrimonio è un film diretto da Jesse Dylan, terzo capitolo della omonima fortunata serie cult. Dopo tre anni di fidanzamento, Jim decide di sposare Michelle. Iniziano così i preparativi per il matrimonio con l'arrivo degli invitati, tra amici e parenti. Jim però, insieme ai suoi amici, decidono di escludere l'odiato ex compagno di scuola Stifler, ragazzo volgare, strafottente e fissato con il sesso, perché secondo loro avrebbe provocato solo guai a non finire. Nonostante questo, il ragazzo riuscirà ad imbucarsi alla festa creando una tragica serie di episodi debilitanti per la futura coppia di sposini. I problemi aumentano quando la sorella di Michelle, Candence, scatenerà la rivalità tra Stifler e Finch per riuscire a fare colpo sulla bella ragazza. Arrivati al terzo episodio la serie di American Pie inizia a accusare segni di stanchezza, complice un cast notevolmente ridotto rispetto agli episodi precedenti e una scrittura e messinscena di situazioni comiche non particolarmente funzionali come in passato, di grana ancora più grossa se è possibile. Il più grande errore è quello di aver dato fin troppo spazio a Seann William Scott e il suo Stifler, tanto da catalizzare l'intera attenzione per tutto il film. Stifler funzionava al meglio negli episodi precedenti perché era controbilanciato dagli altri personaggi più sobri, ma ora che i personaggi sono diminuiti, al suo personaggio vengono tolte le briglie risultando più fastidioso che divertente. Anche il numero di situazioni comiche è diminuito insieme ai personaggi, ma non certo il livello di umiliazione, imbarazzo e nefandezze che i protagonisti sono costretti a subire, dove il punto più basso e allo stesso tempo il più alto, vede protagonista proprio Stifler intento a gustarsi un “dolcetto al cioccolato” che va a concludere il cerchio di situazioni disgustose che aveva subito negli episodi precedenti con la birra “macchiata” e la doccia “particolare”. Il resto del film è scandito dalla prevedibilità più assoluta, lasciando un senso di insoddisfazione, mancando quel piglio di freschezza e spensieratezza che i primi due film sapevano porre sul pubblico. Nemmeno il cast sembra essere particolarmente ispirato: Jason Biggs non convince più nel ruolo del ragazzo timido e frustrato risultando troppo forzato e il resto dei personaggi restano solo sullo sfondo, del tutto ininfluenti ai fini del film, compresa Alyson Hannigan che purtroppo non viene supportata da una buona scrittura come in passato. American Pie – Il Matrimonio rappresenta quindi l'episodio meno riuscito della trilogia originale, incapace di appassionare e divertire come in passato e che interesserà per lo più solo ai fan fedeli della serie per rivedere ancora una volta i propri beniamini.

Video

In occasione dell'uscita cinematografica di American Pie: Ancora Insieme, ottavo capitolo della serie, la trilogia originale cinematografica approda finalmente nell'alta definizione blu ray, eccezione fatta per il film originale i cui diritti di distribuzione appartengono a FilmAuro e rimane quindi ancora inedito nel formato high definition in Italia. L'edizione di American Pie – Il Matrimonio, come il precedente capitolo, si presenta in un disco singolo con dentro il film in alta definizione e i contenuti speciali, un secondo disco dvd contiene invece la copia digitale del film, in allegato ci sono le istruzioni per poterla scaricare, il tutto rinchiuso in una confezione amaray. A differenza dei primi due capitoli, questa volta il film è girato interamente in 35 mm Super 35 e anche questa volta il master scelto è un vecchio telecine di un interpositivo 35 mm in discrete condizioni fisiche. L'impatto con il quadro generale non convince fin da subito, la definizione diventa fumosa e impastata già a partire dai primi piani peggiorando esponenzialmente fino ai campi lunghi per poi scomparire negli sfondi, rendendo la distinzione degli elementi molto precaria. La texturizzazione è troppo debole, viene a mancare qualsiasi tipo di microdettaglio e pure i dettagli più grossi nelle alte frequenze faticano ad uscire facendo dubitare più di una volta della natura HD del master scelto. A complicare ulteriormente le cose ci pensa una gamma cromatica fin troppo contaminata da tinte lavande che altera tutta la colorimetria dove la dominante principale è una patina color vinaccia del tutto innaturale. Il peggioramento finale viene dato da un contrasto fin troppo spinto tanto da bruciare lievemente i bianchi e affogare troppo i neri cancellando quindi almeno un paio di range di livelli nella scala tra il chiaro e lo scuro, anche se il livello del nero è sufficientemente funzionale da non demolire le sequenze più scure rendendole confuse, ma la tridimensionalità del quadro, alla fine, è del tutto assente, nemmeno nelle panoramiche diurne. Per chiudere un quadro sconfortante ci pensa un rumorosità di fondo di stampo elettronico che nulla a che vedere con il girato. Ancora una volta la Universal attua una discutibile politica di inserire master palesemente inadeguati per creare uscite di catalogo sotto tutti gli standard della concorrenza, dove quest'ultima si impegna quasi sempre a offrire prodotti nel più alto livello possibile, con master sempre nuovi o quanto meno di ottima fattura. L'unico pregio possibile è quello di aver evitato di “migliorare” il quadro con l'inserimento di qualsiasi tipo di filtro digitale che solitamente conferisce il colpo di grazia definitivo. Se American Pie 2 riusciva a garantire un minimo di qualità grazie a un livello di dettagli più intenso, il quadro American Pie – Il Matrimonio non riesce a raggiungere nemmeno la sufficienza scarsa, la cui unica consolazione viene data da un encoding in VC-1 come sempre trasparente e alle buone condizioni fisiche della pellicola che non presentano segni particolari di usura o instabilità, Ma è indubbio che si tratta di un risultato deludente. Bizzarrie dall'authoring: come nel precedente film, inserendo il disco ci si accorgerà che è stato eliminato il top menu in favore del solo pop up menu. Non inficia minimamente sulle funzionalità, ma non se ne capisce il senso generale.

Audio

Se la parte video risulta una delusione, il comparto audio invece sorprende non poco grazie ad un eccellente mix in 5.1 in grado di regalare dialoghi perfettamente puliti, corposi e ben inseriti nelle scene. I temi musicali, potenti nella dinamica senza mai cedimenti nelle alte e basse frequenze creano un ottimo tappeto per accompagnare tutta l'effettistica, che è limitata per la natura intrinseca del film che pone molta più attenzione ai dialoghi che ad altro come quasi tutte le commedie. Non si segnala alcuna differenza con la traccia inglese originale, cosa che rende l'ottima traccia italiana del tutto competitiva e ben realizzata. Come sempre, la traccia doppiata è encodata in DTS a 768 kbps, mentre l'audio originale si avvantaggia della codifica lossless DTS HD Master Audio.

Extra

Come nel precedente episodio, i contenuti speciali di American Pie – Il Matrimonio sorprendono per l'inaspettata quantità e anche per qualità di extra presenti. Questa volta non è presente un documentario globale, ma vengono presentati diversi piccoli inserti speciali mirati su diverse sequenze che nel complesso crea un unico documentario del dietro le quinte completo ed esauriente, specie se accompagnato dai due commenti audio, questa volta sottotitolati in italiano che svelano ulteriori curiosità sul film.

  • Scene Eliminate: presentate e commentate dallo sceneggiatore Adam Herz e all'attore Seann William Scott.

  • Curiosità sul Set: un divertente montaggio delle papere sul set del film.

  • American Reunion: Uno Sguardo al Film: si tratta di un breve assaggio del nuovo film appena uscito al cinema. Lo stesso presente anche in American Pie 2.

  • Il Linguaggio di Stifler: Seann William Scott ci porta alla scoperta del suo personaggio in un breve documentario a lui dedicato.

  • Melenso video del matrimonio: un montaggio del momento fatidico del matrimonio tra Jim e Michelle.

  • Kevin Cam: Un giono nella vita di un attore: l'attore Thomas Ian Nicholas ci porta attraverso i set del film e alla lavorazione della scena dell'addio al celibato.

  • Diario Hollywoodiano di Nikki: alla scoperta della preparazione dell'attrice Nikki Ziering per la serata del Red Carpert alla prima del film.

  • Alla festa di addio al celibato: dietro le quinte completo della scena di addio al celibato

  • La preparazione dello sposo: dietro le quinte completo della scena della “rasatura speciale” di Jim.

  • Commento al film del regista Jesse Dylan e di Seann William Scott

  • Commento al film di Jason Biggs, Aluson Hannigan, Eddie Kaye Thomas e Thomas Ian Nicholas.

Conclusioni

L'edizione in alta definizione di American Pie – Il Matrimonio delude le aspettative, rivelandosi tecnicamente peggiore rispetto al titolo precedente, con un master di bassa qualità, dalla definizione limitata e diversi problemi nel croma, che viene però attutito da un comparto audio di tutto rispetto e un ricco bagaglio di contenuti extra. L'edizione è consigliata unicamente ai fan più irriducibili, specie se non sono in possesso di alcuna copia in dvd.

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