Il Blu-Ray del Cavaliere Oscuro - Il Ritorno e l'unboxing della Mask Edition

Il Blu-Ray di The Dark Knight Rises non ripropone gli errori che affliggevano Il Cavaliere Oscuro; ottimo livello tecnico, extra abbondanti e una gift-edition che piacerà ai fan... 

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Forse Joel Schumacher è stato vagamente populista nel fornire la sua analisi della saga cinematografica di Batman diretta da Christopher Nolan. Eppure, nel momento in cui dice che i suoi due cinecomic, Batman Forever e Batman & Robin, erano stati concepiti e ideati per tempi più semplici, meno angoscianti di quelli attuali, non ha tutti i torti.

Al contrario.

La maggior intuizione del filmmaker inglese, a prescindere dall'algida maestria tecnica delle sue pellicole è stata quella di dare, senza alcuna vergogna, al genere cinefumettistico quella valenza artistica, quella capacità di leggere l'animo dell'uomo e la società in cui è calato già espressa dalle tavole e dalle sceneggiature di autori come Alan Moore, Brian Bolland, Frank Miller, Grant Morrison e Dave McKean. E disgrazia vuole che la situazione attuale non sia all'insegna delle rose e dei fiori.

Paradossalmente il fumetto è stato ormai sdoganato grazie al lavoro di persone come quelle appena citate, che rappresentano solo una parte degli esponenti di una vera e propria arte. Dal compianto Will Eisner a Marjane Satrapi, ogni angolo del globo, o quasi, ha il o i propri autori riconosciuti a livello internazionali come dei creativi che non hanno nulla da invidiare ai più grandi narratori cinematografici o letterari. Ma ricollegandomi al “paradossalmente” di qualche riga più su, i cinecomic, malgrado gli incassi gargantueschi di pellicole come The Avengers o i vari Batman, appunto, non riescono ancora a godere di un riconoscimento universale. Basti vedere le posizioni, così fortemente antitetiche, di un autore come David Cronenberg, secondo cui a conti fatti si tratta di roba “per bambini”, e di un attore come Tom Hiddleston, secondo il quale i fumetti – e i cinecomic – sono il moderno equivalente della narrazione mitologica, dei drammi shakesperiani; lavori che traggono il loro successo, e trovano la loro profondità, proprio grazie alla capacità con la quale riescono a mettere in correlazione le persone attraverso temi universali, archetipici.

E Christopher Nolan, con la sua Trilogia di Batman, ha fatto proprio questo. Utilizzando come strumento un archetipo, un simbolo come quello di Batman ha dipinto un affresco fortemente radicato negli “Strange Days” odierni, che sono già abbastanza “strani” anche senza la SQUID della pellicola di Kathryn Bigelow.

Sapere che anche un regista come Sam Mendes condivide, inconsapevolmente, questa opinione col sottoscritto, rassicura da una parte. Dall'altra però resta quel pelo d'inquietudine che scaturisce dal fatto che, tolto l'elevato tasso d'intrattenimento, tolti i trionfi commerciali, tolta la bravura degli artisti coinvolti, la Trilogia del regista inglese è una vera e propria variazione sul tema Declino della Società Occidentale accolta a braccia aperte da un pubblico più che mai deciso a esorcizzare con la catarsi gli spettri della quotidianità. La bravura del filmmaker britannico non sta tanto nel voler raccontare una storia “realistica” - termine quantomai inadatto per i suoi cinecomic – quanto “plausibile”, “riconoscibile” per le tematiche che affronta e, a suo modo, risolve. Almeno sul grande schermo, un chiaro barlume di speranza viene offerto. Due passaggi del Cavaliere Oscuro – Il Ritorno, nello specifico quello dello stadio in cui l'Inno Americano è l'ouverture della catastrofe e quello in cui le strade di Wall Street diventano, come per magia, quelle di una Gotham pronta a ospitare la battaglia fra la polizia e i mercenrai di Gotham, sarebbero state davvero impensabili negli anni novanta, quanto l'economia andava avanti, tutti avevano un lavoro e il futuro appariva ancora roseo. Ed è qui che la bravura del Nolan affabulatore diventa maggiormente manifesta e il suo trionfo commerciale pienamente giustificato: le sue fiabe cupe, dark, “gritty” come spesso leggiamo sui siti americani e inglesi ci scaraventano in un pozzo sporco e buio in cui riusciamo solo a vedere la via di fuga, senza riuscire a raggiungerla.

Ma non è così.

Per quanto disperata possa essere una situazione, c'è sempre qualcuno che, inaspettatamente, è pronto a tendere una mano, a buttare giù una corda. Abbiamo sempre la possibilità di rialzarci sulle nostre gambe e continuare a combattere. Perché basta uno spiraglio di luce per sconfiggere le tenebre. Anche quelle più cupe. 

Vale per Bruce Wayne, come per ognuno di noi.

Deshi, deshi.

Basara basara.

Sorgi.

Dallo scorso 4 dicembre, Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno è disponibile in home video nel nostro paese. La nostra recensione si basa sulla versione in Doppio Blu-Ray Gadget Mask proposta in esclusiva da Amazon (al termine dell'articolo trovate la foto che vi condurrà al nostro unboxing). Il film era molto atteso dagli amanti dell'home theatre e affini che volevano constatare se la Warner avrebbe ripetuto gli errori commessi in fase di pubblicazione in alta definizione del Cavaliere Oscuro. Come scrive il nostro Fabio Segretario nella corposa recensione della Christopher Nolan Collection uscita a fine agosto:

Con Il Cavaliere Oscuro Nolan inizia il percorso di apprezzamento verso il formato in 70 mm IMAX. Il film infatti è girato in parte in IMAX, ma per la maggior parte sempre in 35 mm Panavision anamorfico. Per questa edizione, per preservare la spettacolarità delle sequenze in 70 mm ad ampio formato verticale, si è scelto di basarla su una stampa IMAX DMR anziché l'interpositivo da 35 mm. Per semplificare, il processo noto come Digital Media Remastering consiste nel “gonfiare” il girato effettivo e adattarlo per una stampa in 70 mm da proiezione, ottimizzando le immagini con un uso più o meno ponderato di filtraggi digitali. Il risultato, benché nel 2008 poteva apparire gradevole in un epoca in cui c'era ancora molta confusione sull'alta definizione, oggi invece sembra del tutto anacronistico e con perplessità sempre maggiori di come Nolan attui la post produzione dei suoi film. I problemi si contano a partire dai danni dei filtri che hanno reso le immagini collose e unte, come sciolte, del tutto lontane dalla sensazione di “film like”, oltre che una spinta brusca sull'esaltazione dei bordi. Tutti i personaggi sembrano dei manichini disegnati con il pennarello, detto nel modo più gretto possibile. Ma i problemi non finiscono qui: come se non bastasse infatti ci si mette pure una gamma cromatica totalmente deviata con forti contaminazioni lavanda e un eccesso artificioso del contrasto che ha bruciato tutti i bianchi e appiattito i neri cancellando almeno un range di gradazione dei colori. La cosa è evidente in tutto il girato, in particolare nei segmenti in 35 mm, ma anche quelli in 70 mm non ne sono affatto esenti. Di fatto il microdettaglio è del tutto inesistente, la tridimensionalità fortemente limitata e i segmenti più scuri annegano in una macchia di inchiostro.

Il percorso di apprezzamento dell'IMAX di cui parla Fabio nel terzo film viene portato all'estremo, con ben 72 minuti di footage in questo spettacolare formato. In termini di visione domestica, avremo un effetto assimilabile a quello ben conosciuto da chi ha potuto ammirare la pellicola in una sala del circuito: l'aspect ratio passa dal 2.40:1 delle scene standard al 1.78:1 di quelle in IMAX.

Fortunatamente, al contrario di quanto successo col capitolo precedente, siamo di fronte a un transfer di qualità elevatissima che, tutt'al più, pecca nel momento in cui le immagini girate in IMAX, praticamente perfette sotto ogni punto di vista, cedono il passo alle altre, in cui il livello di dettaglio appare meno incisivo. Detto questo, il quadro visivo del Blu-Ray riesce a riprodurre in maniera adeguata le varie situazioni ambientali della pellicola, i passaggi dominati dai colori più scuri, quelli in cui è la luce a prevalere o quelli in cui sono i giochi di luce e ombra, come nell'incontro “galante” a villa Wayne fra Bruce e Miranda, a prevalere. Cosa ancor più importante, quegli attimi in cui la luce viene giocata come elemento dalle forti connotazioni allegoriche e narrative – il bestiale scontro fra Batman e Bane nelle fogne e i tentativi di fuga di Bruce dalla prigione – ritrovano tutta l'intensità riscontrata durante la visione del film presso la sala IMAX del Parco Oltremare di Riccione.

L'audio italiano in Dolby Digital è la versione acustica del villain del film, Bane. Potente, preciso, calcolato, mirato. Già la sequenza del prologo sull'aereo mette apertamente le carte in tavola con un mix di assoluta caratura in cui l'incedere della colonna sonora, il fragore degli effetti sonori e i dialoghi sono calibrati alla perfezione. Forse però, il momento che colpisce di più, è la magistrale sequenza dello scontro nelle fogne fra il Crociato di Gotham e Bane in cui a sovrastare ogni cosa sono i rumori dei colpi che i due combattenti s'infliggono a vicenda e i rantoli, animaleschi e disperati, di Christian Bale.

Ottima l'offerta degli extra, comparto minato solo da un'interfaccia utente abbastanza caotica e confusionaria.

  • La Batmobile – Dalla sua creazione alla fine degli anni ‘30, la Batmobile è diventata subito un simbolo di potere, speranza e giustizia, tecnologicamente all’avanguardia, è l’arma più impressionante dell’arsenale di Batman. Scopri come è nata e come si è evoluta questa vera e propria icona culturale.

  • Prologo: Dirottamento ad alta quota- Produzione – Finire il Cavaliere – Segmento sulla produzione della sequenza iniziale del film che si svolge ad alta quota, con riprese effettuate dalle unità aeree e dalla unità modello.

  • Dietro la produzione di Gotham – Finire il Cavaliere – Segmento sulla progettazione e realizzazione del nascondiglio di Bane.

  • Ritorno alla Bat-caverna- Produzione – Finire il Cavaliere – Segmento sulla ricostruzione della Bat-caverna contenente anche riprese al rallentatore della costruzione del set e interviste a chi lo ha realizzato.

  • Il pipistrello - Produzione – Finire il Cavaliere – Segmento sulla progettazione, costruzione e utilizzo del Pipistrello con dettagli sui diversi congegni costruiti per dare l’illusione del volo. Si parla anche della realizzazione del suono tipico generato dal Pipistrello.

  • Luci e ombre in un grande formato - Produzione – Finire il Cavaliere – Scopri la filosofia e il metodo usati nella fotografia per dare a Gotham la cruda autenticità che emerge nel fantastico supporto Imax.

  • Batman contro Bane- Produzione – Finire il Cavaliere – Un segmento sulla preparazione e l’allenamento per l’epico combattimento tra Batman e Bane.

  • Arsenale approvato - Produzione – Finire il Cavaliere – Segmento sulle acrobazie, comprese le sequenze girate dall’unità modello.

  • Il Pit- Produzione – Finire il Cavaliere – Segmento sulla costruzione e sull’importanza tematica del set.

  • La distruzione nel giorno della partita- Produzione – Finire il Cavaliere – Segmento sulle sequenze della distruzione che ha luogo nello Stadio di Gotham.

  • Distruggere una via cittadina- Produzione – Finire il Cavaliere – Segmento sugli effetti speciali usati per simulare la distruzione della strada che Blake sta percorrendo

  • Il canto- Produzione – Finire il Cavaliere – Segmento sull’evoluzione della colonna sonora del film.

  • La guerra in Wall Street- Produzione – Finire il Cavaliere – Segmento sul coordinamento per la realizzazione della battaglia a Wall Street per la quale è stato necessario impiegare centinaia di comparse e chiudere la parte sud diManhattan.

  • Corsa al Reattore- Produzione – Finire il Cavaliere – Segmento sulla sequenza dell’inseguimento mozzafiato girata a Pittsburgh e a Los Angeles.

  • Il percorso del Cavaliere Oscuro- Personaggio – Finire il Cavaliere – Un segmento sull’evoluzione di Bruce Wayne/Batman nel corso della trilogia e come lo ritroviamo ne Il ritorno. (Potrebbe essere integrato con interviste a Chritopher Nolan, Jonah Nolan, David Goyer, Emma Thomas e Christian Bale.)

  • La resa dei conti a Gotham- Personaggio – Finire il Cavaliere – Segmento su Bane che comprende informazioni sulla natura del personaggio, le scelte di recitazione, il suo fisico, la sua maschera e i suoi costumi.

  • Una ragazza deve mangiare- Personaggio – Finire il Cavaliere – Segmento su Selina Kyle che comprende informazioni sulla natura del personaggio, le scelte di recitazione, i suoi costumi e l’allenamento per il combattimento.

  • La fine di una leggenda- Riflessioni – Finire il Cavaliere – Le conclusioni dei realizzatori del film su ciò che è stato necessario fare per rendere Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno l’epica conclusione della Leggenda Oscura.

  • Archivio trailer

  • Galleria di immagini promozionale

  • Copia Digitale

Cliccando sulla foto qua sotto, potete raggiungere il nostro unboxing.

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