Il Blu-Ray 3D di Vita di Pi

Dopo i fasti dell'edizione home video di Prometheus, la divisione home video della Fox torna all'assalto dei nostri impianti di home entertainment...

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Che Ang Lee sia uno dei cineasti più versatili del panorama mondiale, non siamo certo noi a doverlo rivelare al mondo. Basta dare un'occhiata alla sua filmografia per rendersi conto di quanto il suo talento sia sostanza malleabile a seconda della storia che ha tra le mani. Nel corso degli anni, è passato dal raccontare l'Inghilterra d'inizio Ottocento del lirico Ragione e Sentimento alla Cina leggendaria di La Tigre e il Dragone, passando per gli Stati Uniti anni '70 di Tempesta di Ghiaccio e quelli, poco antecedenti, di Brokeback Mountain. Se dovessimo rintracciare un filo conduttore in questo lungo viaggio alla scoperta dell'universo e del tempo operato da Lee, lo potremmo ravvisare nella frequente fascinazione dimostrata nei confronti dell'elemento paesaggistico e nell'alternanza della natura come forza protettrice o distruttrice. Inquadrare il paesaggio ha spesso dato modo a Lee di raccontare altro, rendendo il singolo scenario o fenomeno atmosferico metafora non troppo celata del mondo sentimentale dei suoi protagonisti.

[Continua a leggere la recensione cinema del film...]

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Che mi dici della scena della tempesta?

Be', è stata quasi reale. Era il quarto o quinto giorno di riprese. Da un lato è strano cominciare con sequenze di questo tipo, ma è stato molto utile perchè non c'era bisogno di recitare molto; in compenso, però, ti abitui alla presenza della cinepresa. Cominci a capire come funziona tutto sul set.

Come già detto, poi, non c'era bisogno di recitare perchè ti ritrovi su questo enorme set in movimento e scivoli a destra e a manca. C'era tantissima pioggia e vento, tutto sembrava così reale. Una volta che cominci così, tutto il resto ti sembra – anche se non necessariamente più facile – più agevole.

[Continua a leggere l'intervista a Suraj Sharma]

 

Due sono stati i momenti più iconici e curiosi della Notte degli Oscar di quest'anno. Uno è stato il dito medio alzato della meravigliosa Jennifer Lawrence prontamente immortalato dai fotografi di tutto il mondo, l'altra è l'immagine in cui Ang Lee è intento a mangiare il panino di un fast-food tenuto con la mano destra mentre la sinistra tiene saldamente in pugno la statuetta dorata ricevuta per Vita di Pi.

Dato il trionfo critico e commerciale della pellicola diretta dal filmmaker nato a Taiwan sulla base dell'omonimo romanzo di Yann Martel – entrambi resi un po' più tetri a causa dei guai finanziari attraversati dalla Rhythm & Hues, la compagnia che ha realizzato gli effetti visivi del lungometraggio la cui bancarotta è arrivata praticamente in contemporanea con l'Oscar per i Migliori Effetti Visivi vinto a febbraio – il minimo che potevamo aspettare da parte della divisione home video della Fox era il classico trattamento operato con i proverbiali guanti di velluto.

D'altronde, quando si tratta di far scendere in campo i propri pezzi da novanta, la major difficilmente delude, come abbiamo visto, tanto per citare il più recente prodotto in stereoscopia targato Fox, con Prometheus.

La confezione combo contenente i Blu-Ray 2D e 3D di Vita di Pi si presenta da subito in maniera positiva e invitante, con un elegante sovracopertina olografica slipcase raffigurante il balzo fuori dall'acqua della balena.

Come a dire, questo disco in quanto a stereoscopia non scherza.

Ed è davvero così.

Una volta inserito il supporto nel lettore quello che si presenterà davanti a noi sarà uno spettacolo visivo di rara bellezza e intensità, una vera e propria festa per gli occhi in cui risulta davvero arduo trovare delle differenze fra la dimensionalità e la corposità della versione standard e quella stereoscopica. Il panneggio non viene minimamente intaccato o sminuito dagli occhialini e, proprio come avveniva in Prometheus, l'uso di questa tecnologia vituperata da tanti, anche e soprattutto a causa di una fruizione cinematografica non sempre in grado di rispettare, trova piena ragion d'essere.

Il transfer video di questo, anzi, di questi dischi è un vero e proprio inno al regista Ang Lee e al direttore della fotografia Claudio Miranda. Nonostante i tanti “tranelli” ambientali che avrebbero potuto esporre il fianco di questo lungometraggio a fastidiosi artefatti digitali, non possiamo fare altro che constatare come Fox sia, per l'ennesima volta, riuscita a dare vita a un prodotto home video di assoluto riferimento tecnico.

L'audio in italiano viene proposto in DTS 5.1, mentre quello inglese è in 7.1 DTS-HD Master Audio. Preso atto del differente livello di corposità e dinamismo fra le due tracce, il surround proposto dal DTS italiano è comunque di sicuro impatto. Il pregevole sound design della pellicola trova sempre un'adeguata collocazione nei vari satelliti del dolby che, in aggiunta al 3D d'impareggiabile livello, contribuisce realmente a dare forma a una delle esperienze di cinema domestico più coinvolgenti degli ultimi mesi.

Il comparto extra propone nel Blu-Ray 3D

  • Progressione effetti visivi: affondamento della Tsimtsum – serbatoio a increspatura

  • Scene Tagliate: Il secondo ballo di Anandi – E' tempo di crescere – Buon compleanno – Ho detto qualcosa di sbagliato? - Oscurità (in 2D e 3D)

  • Trailer Cinematografico

Mentre in quello 2D proseguono con:

  • Epica avventura di un regista

  • Straordinaria Visione

  • “Tiger, tiger burning bright” (esperienza fra gli effetti speciali)

  • Galleria

  • Storyboard

  • Trailer Cinematografico

Commento Finale

A pochi giorni dall'analisi delle superbe qualità tecniche di Lo Hobbit – Un Viaggio Inaspettato, ci siamo ritrovati a inforcare nuovamente gli occhialini constatando come anche il Blu-Ray 3D di Vita di Pi offra un'esperienza di stereoscopia domestica di livello elevatissimo. In aggiunta ai comparti tecnici sensazionali delle due incarnazioni della pellicola – 2D e 3D – troviamo un bagaglio di extra che, se non fosse per l'assenza del commento audio al film, sarebbero davvero da 10 in pagella.

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