Il Blu-Ray 3D di Prometheus

Con un ritardo che dalla sala ha toccato anche la distribuzione in home video, Prometheus arriva nei nostri salotti con un Blu-Ray perfetto sotto tutti i punti di vista... 

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Inquadrato in quest'ottica, Prometheus è sia il prequel di Alien che un film capace di dare vita a un nuovo franchise. Le motivazioni che spingono laDottoressa Shaw di Noomi Rapace a viaggiare nello spazio per ben due anni, immersa nell'ipersonno insieme agli altri membri dell'equipaggio dell'ipertecnologica astronave Prometheus, ad esclusione dell'androideDavid di Michael Fassbender, vengono però sviluppate in modo talvolta illogico. Non si capisce bene se le porte siano state lasciate socchiuse per condurre lo spettatore a darsi da solo delle risposte o per portarlo, inevitabilmente, a esigere a gran voce un sequel. Se non altro Lindelof, pur manipolando temi spinosi come il rapporto fra fede e scienza, non cade nel tranello della supponenza mentre ne parla. Inciampa su di essa quando si tratta di motivare le scelte e i comportamenti di alcuni personaggi, che diventano più leggibili solo alla luce di materiali virali che non è detto siano stati visti da ogni spettatore entrato in sala, o quando ce li fa vedere in atteggiamenti decisamente “poco sicuri e sani”, andando a sfidare anche la “sospensione dell'incredulità” del pubblico più ben disposto. Appare comunque manifesta la sottotraccia lovecraftiana della premessa del film, tanto che, usciti dal multisala, la dichiarazione di Guillermo Del Toro“Prometheus mette a morte certa l'adattamento delle Montagne della Follia” ha eccheggiato nella nostra testa con persistenza.

[Leggi la recensione cinema del film...]

  

 

Malgrado i difetti di sceneggiatura, non si può certo dire che l'impianto visivo e scenografico di Prometheus vada a lesinare sull'imponenza e sulla spettacolarità. 

Lecito, dunque, aspettarsi un trattamento adeguato da parte della 20Th Century Fox verso la pellicola di Ridley Scott. Gia dal packaging dell'edizione combo Plays Everywhere possiamo verificare con mano che la major ha riservato una notevole attenzione al prodotto. Il case amaray, alquanto polposo visto che deve contenere ben tre dischi – versione 3D, versione 2D e Contenuti Extra – è alloggiato all'interno di una sovracopertina slipcase in cartoncino.

Il codice per il download della copia digitale è stampato sul retro della copertina e può essere facilmente letto in trasparenza una volta aperta la custodia.

Passando al riscontro pratico del livello qualitativo della versione stereoscopica, possiamo dire che dopo un 2012 chiuso in bellezza coi BD di Ribelle – The Brave e Madagascar 3: Ricercati in Europa, semplicemente grandiosi dal punto di vista dell'offerta tridimensionale, questo 2013 si apre subito con un prodotto che ha tutta l'intenzione di rimanere imbattuto per il corso dell'anno.

Se avete avuto modo di vedere il film al cinema in una sala dotata di tutti i crismi, avrete sicuramente apprezzato l'impressionante livello di profondità e dettaglio dell'immagine, con un quadro visivo che non veniva minimamente penalizzato dall'impiego degli occhialini, nonostante i molti passaggi scuri.

Questa esperienza viene riproposta dal Blu-Ray e dal suo transfer impeccabile, privo di difetti di sorta. L'imponente stereoscopia della pellicola, girata in gran parte per mezzo di macchine da presa Red Epic, abbraccia con egual efficacia tanto le riprese ambientate in ambienti esterni, come il suggestivo prologo, che quelle negli interni, dove i vari elementi accessori - particolari ambientali, led luminosi dei monitor o dei visori – vengono valorizzati perfettamente. L'utilizzo del 3D fatto da Ridley Scott e dal direttore della fotografia Dariusz Wolski è atto a valorizzare l'immersione dello spettatore grazie a delle scelte estetiche che trasformano i nostri televisori in finestre che si affacciano in un mondo lontano e sconosciuto.

Dal punto di vista dell'audio, il discorso è analogo. Anche se l'Italiano in DTS 5.1 non può competere con l'inglese in DTS-HD Master Audio 7.1, il livello qualitativo è comunque elevato tanto nella resa degli effetti e della musica che dei dialoghi.

Impressionante il corredo degli extra, suddivisi fra il disco contenente il film in 2D e un disco apposito. Il totale è di sette ore abbondanti di contenuti aggiuntivi, fra cui figurano anche i famigerati 37 minuti di scene aggiuntive – compresi un prologo e un epilogo alternativi. Va detto che, a nostro modo di vedere, anche se ipoteticamente contestualizzati in un montaggio alternativo in stile Extended Edition, non sarebbero comunque bastati a riempire i mille buchi di sceneggiatura di un film tematicamente pretenzioso e inconcludente.

Ecco la lista dei contenuti:

  • Scene tagliate che includono un inizio ed un finale alternativo

  • Gli dei furiosi: documentario sul making of di Prometheus

  • Enhancement Pods

  • Commento del regista e del produttore Ridley Scott

  • Commento dello sceneggiatore Jon Spaihts e dello sceneggiatore e produttore esecutivo Damon Lindelof

  • I file di Peter Weyland

  • L’archivio della Weyland Corp – Accesso a tutto il materiale di Prometheus

 

Considerate che ogni sezione è suddivisa in una valanga di sottocapitoli tematici: il solo documentario Gli Dei Furiosi, lungo ben 3 ore e 40 minuti, è articolato in nove capitoli.

 

Commento finale

Prometheus avrà anche una pletora di difetti di sceneggiatura che lo rendono un prodotto neanche lontanamente paragonabile alla perfezione del suo “antenato” Alien, ma non si può certo dire che la pellicola di Scott vada a risparmio sul fronte della fastosità visiva e del production value. L'offerta home video della 20Th Century Fox è, da questo punto di vista, semplicemente stratosferica. Qualitativamente siamo di fronte a uno dei migliori, se non il migliore, transfer 3D mai visto, perfettamente in grado di rivaleggiare, se non addirittura superare, altre proposte Made in Fox come Titanic 3D o Avatar. Sul fronte dei contenuti il discorso è analogo: sono anche più appassionanti e appaganti della pellicola in sé. Ottima anche la scelta di authoring: l'interfaccia dei dischi, in stile “terminale informatico Weyland” unisce stilisticamente il Blu-ray di Prometheus a quelli della saga di Alien proposti in home video qualche anno fa.

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