Il Blu-Ray 3D di Jurassic Park: la recensione

E' disponibile oltreoceano l'edizione Blu-Ray di Jurassic Park 3D, che da noi arriverà in autunno. Un nuovo master per un grande classico, in vista di Jurassic Park 4...

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Recensione a cura di Gianluca Dadomo

Il film

Jurassic Park è un classico dell’immaginario collettivo, un pop corn movie che unisce la spettacolarità di una neonata computer grafica con la tematica dell’ambientalismo, proponendo una coppia di magia e scienza che tutt’oggi non sfigura. La conversione in 3D è l’occasione giusta per tornare a fare una passeggiata nel parco più terrificante della terra, magari accompagnati dalle nuove generazioni per mostrargli quanto Hollywood fosse brava a costruire favole.

La confezione

Il 20° anniversario di Jurassic Park viene festeggiato da Universal con la presentazione del film in versione 3D. Mentre in Italia dovremo attendere settembre per godere sul grande schermo del lavoro di conversione effettuato sulla pellicola, gli amici d’oltreoceano potranno gustarsi una elegante confezione blu ray a 3 dischi (che è quella che abbiamo analizzato noi). Il disco 3D è locked quindi potrà guardarlo solo chi possiede un televisore 3D e lettore blu ray 3D o un monitor compatibile, il secondo disco è una copia della versione 2D della collezione del 2011 abbinata ad un DvD contenente gli extra e una copia digitale UltraViolet.

Video

La versione stereoscopica di Jurassic Park vanta un nuovo trasferimento proveniente da un nuovo master a 4K dell’originale negativo 35mm. L’intera operazione è stata seguita dallo staff che ci aveva presentato Titanic in 3D con la supervisione e l’approvazione di Spielberg stesso.

Sebbene il master di partenza sia a 4K, il nuovo video non mostra particolari benefici. Infatti è facilmente riscontrabile un largo uso di DNR e di altre tecniche di salvataggio impiegate per rendere la visione 3D più appagante : la mancanza di grana ad esempio è un fattore limitante visto che rende al contempo l’immagine più chiara e avvezza ad una conversione 3D ma particolarmente priva di molti dettagli che arricchivano il rispettivo del 2011. Il nuovo master stupisce con una colorazione dal tono più caldo, regalando una carnalità più naturale, livelli di nero più profondi e un maggiore contrasto tale da attribuire più suspance a certe scene (queste particolarità sono tutte riscontrabili quando il Tirannosauro esce dalle recinzioni). Se il video del 2011 mostrava una tinta molto Sci-fi tendente al blu, qui il quadro video premia gli esotici colori della vegetazione, proponendo una palette di colori più in linea con le prime intenzioni del regista.

Chi è alla ricerca di una visione più cinematograficamente fedele preferirà probabilmente quest’ultimo lavoro, chi invece è amante della immagini sharp e superficialmente più adatte al mondo dell’alta definizione non smetterà di elogiare la scorsa blu ray collection.

La mancanza di dettaglio e grana non sono invece più un problema per la trasposizione 3D. Se pensiamo che si tratta di una conversione di una pellicola del 1993 , non possiamo che considerare impressionante l’apporto che la terza dimensione dà alla fotografia di D.Cundey. Il 3D aggiunge un effetto immersivo all’intera storia andando a prediligere le sequenze d’azione (encomiabile la scena in cui il T-Rex caccia i Gallimimus e la “visita” dei Raptor alle cucine del parco) senza comunque sfigurare nelle scene di dialogo (un buon esempio è dato dalla scena in cui Mr.DNA spiega ai visitatori la procedura di estrazione del DNA dalla resina fossile). La stereoscopia di Jurassic Park premia indubbiamente la profondità di campo piuttosto che l’uscita fuori schermo degli elementi, anche se sono presenti entrambe le tecniche : l’effetto pop out è prevalentemente affidato ai movimenti dei dinosauri, specie quando i raptor direzionano il loro muso allungato verso la telecamera. Il risultato è gradevole , non esagerato e si presta bene alla continuità del film. E’ delizioso vedere come Universal abbia saggiamente dosato ogni tecnica dimensionale proponendo un lavoro che è quasi al pari del 3D di Titanic.

Audio

Anche il reparto audio può vantare una traccia DTS-HD Master Audio 7.1 nuova di zecca, grazie al contributo di Gary Rydstrom, già sound designer del film nel lontano 1993.

Il remix dell’audio è da considerare più come una revisione che un miglioramento, anche se eseguita magistralmente. I più non si accorgeranno della differenza con la già ottima track del 2011, ma il nuovo reparto audio ha qualche asso nella manica. La gamma dinamica appare più completa e i canali sorround partecipano attivamente per tutta la durata con una sonorità da giungla molto immersiva. Jurassic Park era nel 1993 uno dei migliori film per far tremare le mura di casa e si conferma tutt’oggi come un efficiente test per i nostri impianti domestici. La nuova traccia ,oltre a rendere più partecipi i retro diffusori, si dedica magnificamente al canale subwoofer regalando una spazialità intensa specie quando sentiamo i rivelatori passi del T-Rex o i famelici sospiri dei Raptor.

Se le scene d’azione sono le più ricche sonoramente parlando, le sequenze di dialogo propongono un suono chiaro, cristallino e selezionato come prioritario specialmente sui rumori ambientali. Altra nota di merito per la soundtrack firmata John Williams che compare rinvigorita e ricca di nuovi dettagli che i più attenti apprezzeranno.

Extra

  • The World of Jurassic Park 3D (HD , 9 min)

L’unico nuovo extra è un breve documentario presente nel primo disco : una serie di interviste a Spielberg e allo staff che ha seguito la conversione del film e la revisione del reparto audio. Una featurette interessante specie quando Spielberg spiega come abbia pensato a Jurassic Park in modo tridimensionale già vent’anni fa. Per i restanti extra rimandiamo alla recensione del cofanetto blu ray del 2011.

Conclusioni

Sono passati vent’anni e Jurassic Park rimane un’avventura solida che le nuove generazioni meritano di apprezzare. Il nuovo formato presenta un video di qualità con una esperienza 3D molto profonda mentre l’audio va a migliorare quel che è migliorabile, senza far perdere nulla ad una traccia che già nell’edizione 2011 era eccezionale. Il primo disco è 3D-locked, quindi è altamente consigliato se possedete un televisore e lettore blu ray 3D, sia per la profondità che la nuova dimensione sfoggia sia per le migliorie del nuovo master video e audio. Per chi invece è già in possesso dell’edizione 2011 e non è equipaggiato per il 3D, la risposta è NO, questo blu ray non aggiungerà molto alla vostra collezione ma è lecito sperare che Universal proponga in futuro il nuovo master in una edizione esclusivamente 2D.

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