Il Blu Ray 3D delle Avventure di Tintin - il Segreto dell'Unicorno

Dopo la recensione dell'eccellente versione 2D del Blu-Ray è la volta dell'edizione 3D: le avventure di Tintin colpiscono il bersaglio anche in stereoscopia?

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Qualche giorno fa abbiamo avuto la possibilità d'incontrare, attraverso una live chat, il regista di Wanted e La Leggenda del Cacciatore di Vampiri 3D Timur Bekmambetov. Cosa c'entra tutto questo con Le Avventure di Tintin?

E' presto detto. Parlando della tecnologia stereoscopica il filmmaker russo ha dichiarato:

I buoni film in 3D sono una manciata e se c'è un linguaggio posto alla base del filmmaking in 3D questo viene scritto nel momento stesso in cui stiamo parlando. Per me è stato eccitante perché ho avuto la possibilità di elaborare il mio stile che spero possa essere davvero unico.

Siamo tutti d'accordo nel dire che probabilmente non ci troviamo di fronte alla reincarnazione di André Bazin, eppure le parole di Bekmambetov rivelano una sostanziale verità. E' ancora relativamente presto per capire dove l'attuale applicazione del 3D possa portare il medium cinematografico. Le major stanno ancora tentennando un po' troppo, destreggiandosi fra dei beceri tentativi di rimpolpare i prezzi dei biglietti con una terza dimensione aggiunta, magari, tramite una postproduzione affrettata e dei lungometraggi in cui l'impiego di questa nuova tecnologia – l'aggettivo “nuova” è riferito ovviamente al fatto che questo espediente, vecchio quanto il cinema stesso, trova ora delle modalità di applicazione tecnica differenti da quelle degli albori – viene applicato, nativamente o a posteriori, con effettiva cognizione di causa.

Non è un caso che, tolti dall'equazione James Cameron, il Disney Digital 3D e l'InTru 3D della DreamWorks Animation, le pellicole stereoscopiche più interessanti siano arrivate da registi con un background artistico fortemente diverso fra loro e alla loro prima incursione nei meandri della terza dimensione. Parliamo di Martin Scorsese e del suo Hugo Cabret, di Michael Bay e del suo Transformers 3 e, ultimo, ma di certo non per importanza, Steven Spielberg con Le Avventure di Tintin: Il Segreto dell'Unicorno. Pellicola che per il papà di E.T. e Jurassic Park presentava una sfida duplice: oltre alla stereoscopia c'era anche il fattore motion capture, con il quale il regista di Cincinnati aveva una dimestichezza di sicuro inferiore rispetto a quella del suo collega Robert Zemeckis. Zemeckis che malgrado i passi in avanti di A Christmas Carol rimane ancora invischiato nelle trappole dell'uncanny valley.

Le Avventure di Tintin è, in tal senso, una sfida vinta sotto ogni punto di vista. Aggiungere altre parole a quanto già espresso in fase di recensione cinematografica sarebbe superfluo per cui in questa sede ci limiteremo a dire che uno dei più importanti maestri del cinema contemporaneo ha ritrovato, con questo film, la freschezza, l'energia e l'inventiva degli esordi. Unita alla maturità necessaria al non indulgere nella produzione di riprese sterilmente roboanti e caotiche, un rischio sempre dietro l'angolo in un cinema a metà fra animazione e live action in cui non si è vincolati dalla presenza di materiali di scena o location realmente esistenti.

Come sapete, anche per la presenza di ambito produttivo del “padrino” di BadTaste, ovvero sia Peter Jackson, abbiamo riservato a Tintin una notevole attenzione. Per cui, alla recensione cinematografica e a quella del Blu Ray 2D si affianca ora quella della versione in 3D del disco.

La visione del film, avvenuta sia su un pannello LG in 3D passivo che su un plasma Panasonic Viera in 3D attivo, risulta in entrambi i modi realmente stupefacente e addirittura superiore alla fruizione in ambito cinematografico avvenuta, al tempo, in un cinema dotato di Real 3D appartenente a nota catena di multisala. Il senso di profondità ricreato dal Blu Ray è superbo; tutti gli ambienti sono dotati di una spazialità disarmante e il livello di chiarezza e nitidezza non viene meno neanche nei passaggi più scuri. Trattandosi di un film con personaggi in motion capture talvolta assisteremo a degli effetti di pop up del tutto giustificabili anche se, come abbiamo detto in precedenza, la mano di Steven Spielberg rifugge dal trucchetto facile, dall'espediente meramente giocoso. Il 3D è parte integrante della narrazione e viene usato per creare un effettivo coinvolgimento dello spettatore. In tal senso, le due sequenze più rutilanti, l'inseguimento di Milù per le strade della città e la fuga attraverso Baggar, sono esemplari: frenetiche, divertenti, perfettamente orchestrate, trascinanti eppur misurate, tutt'altro che eccessive e prive di effetto mal di mare. A lasciare basiti è anche la palette cromatica del quadro visivo che rende piena giustizia al lavoro dei digital artist che hanno lavorato al film. Pure le texture facciali e degli indumenti dei personaggi vengono riproposte con un notevole livello di fotorealismo. Gli unici difetti riscontrati? Qualche vago accenno di ghosting e di light banding del tutto trascurabile. Nel complesso un transfer stereoscopico eccellente, caldamente consigliato a tutti gli amanti dell' home video alla ricerca di un Blu-Ray 3D capace di valorizzare al meglio questa tecnologia.

Per quanto riguarda le considerazioni sul versante audio e gli extra v'invitiamo a leggere la recensione della versione 2D del disco, che potete trovare a questo link.

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