If These Walls Could Sing, la recensione
Non c'è una vera storia in If These Walls Could Sing, semmai la storia di cosa Abbey Road ha contenuto. Più interessante che appassionante
La recensione di If These Walls Could Sing, il documentario sugli studi di registrazione di Abbey Road in uscita il 6 gennaio su Disney+
Il documentario è una celebrazione degli studios e non lo nasconde mai, nasce per narrarne la storia attraverso la musica che è stata lì registrata e procede più o meno cronologicamente nel raccontare il passaggio dalle registrazione di classica, alla svolta data dall’aver accolto musicisti rock e poi gli anni dei Beatles, della musica etnica, Elton John, i Pink Floyd, il ritorno delle orchestre con John Williams e il brit pop fino alla musica moderna. Ne esce il ritratto di uno studio immenso, un elefante di un’altra era dalla gestione non facile (tutti dicono che è il più fornito in assoluto ma poi è un continuo raccontare dei periodi in cui non ci andava nessuno a registrare), un’istituzione britannica come il Big Ben.
Peccato quindi che solo in certi punti e brevemente si accenni alle peculiarità tecniche che rendono quelle stanze sonoramente diverse da altre (lo spiega perfettamente John Williams) e che si preferisca invece tutta la parte romantica.