I Racconti di Nur - Nascita, la recensione

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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In un'epoca antica, forze primordiali e misteriose divinità plasmavano mondi e intrecciavano i destini delle popolazioni che li avrebbero popolati. Le due forze opposte del Ricordo e della Memoria si fronteggiano in uno scontrose decreterà il futuro della terra di Nur, sotto lo sguardo di Baa-eesh, divinità rana che contiene in sé il germe di ogni vita possibile e detiene il supremo e infinito potere della creazione.
E' durante questi albori della vita che compaiono esseri luminosi, pieni di speranza e assetti di conoscenza, pronti a intraprendere un viaggio per sopravvivere allo scontro tra titani che sta avvenendo intorno a  loro...

Questo primo volume de I Racconti di Nur presenta un fumetto con atmosfere riconducibili al fantasy lovecraftiano, con echi della mitologie di diverse culture. E' stata di certo una scelta ispirata quella dell'autore Gian Marco Ibba di inserire elementi della sua Sardegna, quasi mai facilmente riconoscibili, ma che riescono a creare suggestioni originali nel voler creare una nuova mitologia, operazione che troppo spesso ricade nell'assomigliare a qualcosa di già esistente.
Le ambientazioni e i personaggi rivelano una buona inventiva, con un bestiario di creature fantastiche dotate di un'ottima caratterizzazione nonostante compaiano anche solo per una vignetta. Le tavole sono ben strutturate, di forte impatto, grazie a un tratto raffinato e a una colorazione realizzata con incredibile cura.
Da autore completo, Ibba funziona senza dubbio più come disegnatore che come scrittore: il soggetto è interessante, ma purtroppo la sceneggiatura è resa poco scorrevole da balloon spesso troppo verbosi, con un linguaggio aulico a volte troppo pesante, con frasi che arrivano a dilungarsi per più pagine.
Purtroppo questo influisce sulla fluidità della lettura, oltre a penalizzare anche la comprensibilità di
E' un peccato, perché dal punto di vista grafico I Racconti di Nur non sfigura se confrontato con fumetti ben più celebri, per cui teniamo d'occhio l'autore nella speranza di vedere presto sue nuove tavole.

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