I Medici - Lorenzo il Magnifico 2x05 e 2x06: la recensione
Il quinto e sesto episodio di I Medici - Lorenzo il Magnifico sono fiaccati da una scrittura incoerente e superficiale, solo parzialmente riscattata da ottime interpretazioni
I piani spietati di Jacopo trovano come veicolo la moglie di Francesco, Novella (Francesca del Fa), ingiustamente accusata di essere una sorta di "spia" dei Medici, arrivata a irretire il giovane Pazzi al solo scopo di poter conoscere e trasmettere agli avversari i segreti del banco di famiglia. Se, sulla carta, la sinossi di questi due capitoli della seconda stagione di I Medici potrebbe sembrare avvincente, l'efficacia drammaturgica è tristemente fiaccata da una scrittura superficiale e incoerente: basti pensare al monito di Francesco a Novella sulla natura manipolatrice dello zio Jacopo, di cui però egli stesso cade preda in men che non si dica. Quel che si dice predicare bene e razzolare male.
Forse l'aspetto più meritevole di questo terzo appuntamento con la serie anglo-italiana è di mostrare, in via definitiva, come l'interesse primario di Lorenzo de' Medici fosse garantire a tutti i costi una pace stabile alla propria città, benché la natura fondamentalmente manichea dello script tenda a esentarlo da qualsivoglia ombra di ambiguità. In tal senso, il granitico - attorialmente parlando - Cosimo di Richard Madden nella prima stagione aveva dimostrato un carattere ricco di zone oscure; il Lorenzo di Sharman incarna invece il concetto di principe illuminato, che sbaglia in buona fede ed è pronto a chinare il capo quando occorre, immune dall'ottusità dell'orgoglio ma saldamente ancorato al valore della famiglia, tanto da chiudere definitivamente i rapporti - pur politicamente utili - con Lucrezia (Alessandra Mastronardi) per non tradire la moglie Clarice (Synnøve Karlsen).
Sul pianto disperato di Giuliano tra le braccia di Lorenzo, incapace di consolare il giovane della perdita dell'amata, si chiude un capitolo che ci ha regalato più perplessità che emozioni, seppur supportato da performance attoriali di ottimo livello; nulla che basti, però, ad assolvere I Medici da un peccato, quello della superficialità, che sembra impossibile lavar via e che raggiunge, in questi due episodi, il proprio acme negativo. La speranza è che l'epilogo, complice il climax di violenza che culminerà nella congiura più nota del Rinascimento italiano, possa far dimenticare al pubblico le troppe pecche collezionate da questa seconda stagione.