I bastardi di Pizzofalcone, la recensione

Abbiamo recensito per voi I bastardi di Pizzofalcone, pubblicato da Sergio Bonelli Editore

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


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I bastardi di Pizzofalcone, anteprima 01

In vista del suo lancio si sono sprecati confronti e accostamenti, chiamando in causa varie opere incentrate su animali antropomorfi, ma I bastardi di Pizzofalcone, uscito il mese scorso in fumetteria e in libreria, è innanzitutto l'adattamento a fumetti dell'omonimo romanzo di Maurizio De Giovanni, il primo tra quelli ambientati nel commissariato di Pizzofalcone.

La centrale di polizia situata nel quartiere di San Ferdinando, a Napoli, è al completo sbando: quattro suoi elementi sono stati arrestati con accuse molto pesanti. Questi vengono sostituiti dagli scarti delle stazioni limitrofe, che mescolati ai colleghi rimasti a Pizzofalcone dopo l'epurazione vanno a costituire una nuova squadra, affidata all'esperto commissario Luigi Palma. Il gruppo è composto da individui con gravi problemi personali e familiari, tutti profili alquanto discutibili. Ognuno di loro non ha niente da perdere, e quando viene uccisa una ricca benefattrice, Cecilia Festa, moglie di un influente notaio della città, viene offerta loro l'occasione di rifarsi: non solo di riscattare il nome del luogo in cui lavorano, ma di scongiurarne la chiusura.

Dopo il Commissario Ricciardi, Sergio Bonelli Editore accoglie nella propria scuderia altri personaggi creati fuori dalle proprie mura, e per la seconda volta sono figure di grande successo ideate da De Giovanni. Con grande coraggio, la casa editrice milanese ha varato un progetto singolare relativamente ai suoi canoni, considerata l'inusuale rivisitazione animalesca del capace Giuseppe Lojacono, della scorbutica Alessandra Di Nardo, del violento Francesco Romano e dei restanti comprimari, altrettanto ben caratterizzati nel romanzo.

"Un prodotto di livello, una storia a fumetti coinvolgente e appagante che mescola cuore e azione, sorretta da un'eloquente qualità grafica."Il rapporto uomo/animale ha avuto origine ben prima della comparsa dell'homo sapiens. Negli animali abbiamo da sempre intravisto un'affinità, ci siamo rispecchiati, abbiamo ritrovato umanità e riscoperto bestialità che albergano in noi. Su di loro abbiamo costruito i simboli dei nostri difetti e delle nostre virtù. Da questo solido e ancestrale cordone ombelicale sono nati svariati successi nell'ambito della narrativa, da quello quasi secolare dei personaggi Disney al recentissimo di Beastars, passando per capolavori come Maus e Blacksad. È a quest'ultimo che I bastardi di Pizzofalcone si avvicina di più stilisticamente, sebbene l'intuizione di Fabiana Fiengo di trasformare la squadra di poliziotti guidata da Palma in animali antropomorfi assuma un sapore tutto italiano, grazie alla materia prima fornita da De Giovanni e riplasmata dai talenti della Scuola Italiana di Comix di Napoli, da cui provengono la stessa Fiengo e i coloristi Chiara Imparato e Marco Matrone.

Per completare la rielaborazione de I bastardi, mancavano "solo" una copertina d'impatto e una sceneggiatura in cui tradurre il soggetto originale. È così che sono entrati in gioco tre veterani come Daniele Bigliardo, Claudio Falco e Paolo Terracciano, già parte del team creativo di Le stagioni del commissario Ricciardi. Ciò che ne è uscito è un prodotto di livello, una storia a fumetti coinvolgente e appagante che mescola cuore e azione, sorretta da un'eloquente qualità grafica.

Chi già conosce il romanzo originale rimarrà certamente colpito da questa particolare trasposizione. Coloro che hanno seguito la serie televisiva potranno farsi trascinare dal divertimento, che gli stessi attori, tra cui Alessandro Gassmann, hanno manifestato nel vedersi tramutati nei più variopinti esemplari faunistici. Infine chi, ancora oggi, ignora cosa sia I bastardi di Pizzofalcone, è consigliato di lasciarsi conquistare da questo noir dal realismo estremo, un crudo e intenso spaccato di vita che vale la pena di scoprire.

I bastardi di Pizzofalcone, anteprima 02

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